Non profit

Benvenuti in paradiso

Dall’università al lavoro, ragazzi e ragazze hanno la strada spianata. Assegni agli studenti, part-time assicurato e sussidi sociali che superano i due miloni al mese.

di Federico Cella

C?è del marcio in Danimarca? Per quanto riguarda le politiche statali rivolte verso i giovani, possiamo dire, senza tema di smentita, proprio di no. Anzi, si potrebbe sostenere che il Paese che ha dato i natali ad Hans Christian Andersen sia proprio una favola per le nuove generazioni: prestiti comunali per gli affitti e appartamenti per gli studenti; sussidi di disoccupazione e programmi di ?attivazione? per tutti i giovani; lavori part-time e assegni mensili a perdere per gli studenti.
«Una vera e propria favola», conferma orgogliosa Mette Ronberg Larsen, 24 anni, stagista presso la Oxford Research di Copenaghen, ufficio che collabora con l?iniziativa Indico3 di politiche europee. «Io stessa partecipo a questi meravigliosi programmi di inserimento occupazionale: una sorta di sentiero spianato dalla scuola al lavoro che il nostro governo provvede per ogni ragazzo e ragazza danesi. Ma non soffritene troppo in Italia, perché uno dei motivi principali di queste agevolazioni è sicuramente il ridotto numero della popolazione nel nostro Paese». Sarà… Ma se andiamo a vedere nello specifico i programmi di ?Politica sociale attiva? varati lo scorso anno dal ministero danese degli Affari sociali, è difficile nascondere un briciolo d?invidia per questi fortunati ragazzi del nord.
Sul versante occupazionale, il nuovo corso danese ha innalzato la soglia d?età per percepire i sussidi di disoccupazione ai trent?anni. Gli assegni mensili, a cui provvedono su commissione governativa le singole istituzioni locali, sono decisamente ricchi (anche se bisogna considerare come il costo della vita in Danimarca sia sensibilmente più alto del nostro): circa 2,3 milioni di lire al mese per i giovani sopra i 25 anni con un figlio; 1,8 milioni per quelli senza figlio; 1,1 milioni per i giovani sotto i 25 che non vivono con i genitori; 560 mila lire per quelli che vivono con uno o tutt?e due i genitori. A questi sussidi si affiancano, quindi, i programmi locali di ?attivazione? al lavoro, svolti in cooperazione sia con il settore pubblico che con quello privato. Fin quando prosegue questo percorso di formazione professionale e di inserimento lavorativo, il ragazzo continua a percepire il sussidio (aumentato di circa 3 mila lire per ogni ora di lavoro svolto); e quando arriverà il momento (molto sospirato a casa nostra) dell?assunzione, terminano anche i sussidi.
Per quanto riguarda la casa, non c?è proprio da stupirsi se i giovani danesi sono tra i primi in Europa a levare le tende dal focolare materno. Per gli studenti, infatti, lo Stato dispone di ostelli e miniappartamenti a prezzi d?affitto decisamente popolari. Per i giovani lavoratori, invece, la municipalità in cui vivono garantisce dei prestiti molto favorevoli, che vengono calcolati ad personam sui guadagni e i costi specifici.
Chiudiamo in bellezza con le politiche che riguardano l?istruzione. Il vero fiore all?occhiello del governo danese, a cui più o meno tutti i Paesi europei guardano con ammirazione. Infatti lo Stato garantisce a ogni studente un assegno mensile a fondo perso, che dovrebbe arrivare a coprire tutte le spese per lo studio (dalle tasse universitarie e scolastche, ai libri di testo): si tratta di circa 900 mila lire per gli studenti che vivono fuori casa e di circa 500 mila lire per chi vive con i genitori. A queste cifre, il governo danese aggiunge la possibilità (e i mezzi) per ogni studente di effettuare lavori part-time, che servano anche come formazione per il futuro lavoro. Onde evitare che queste occupazioni sottraggano tempo allo studio, è stato fissato un tetto massimo di stipendio: circa 1,2 milioni al mese. A qualcuno è per caso venuta voglia di chiedere la cittadinanza danese?

Numeri utili

Francia
http://www.travail.gouv.fr

Belgio
http://www.inforjeunes.be

Regno Unito
http://www.newdeal.gov.ukhttp://www.nus.org.uk

Olanda
http://www.minocw.nl

Italia
http://www.minlavoro.ithttp://www.istruzione.ithttp://www.murst.it

Commissione europea
http://europalavoro.it
http://europa.eu.int/en/com/dg22

Informagiovani
06/69799009

Eurodesk
http://www.ctr.it/eurodesk
167-257330

Ig http://www.igol.it – 06/862641

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.