Formazione

Benvenuti a Valencia, capitale dell’economia cooperativa

Le opportunità dell'ateneo spagnolo leader del settore

di Redazione

Si scrive capitale europea dell’economia sociale, si legge Valencia. È nella città spagnola che esiste da 25 anni una delle istituzioni più rinomate del settore, lo Iudescoop, Istituto universitario di economia sociale e cooperativa, composto da ben 20 docenti che si dedicano all’attività di investigazione e insegnamento a tempo pieno, e promotore di un master annuale in economia sociale e cooperativa che oggi è il fiore all’occhiello dell’Università di Valencia. «Non è un caso che tutto ciò sia nato nella regione valenziana: è qui che ci sono le esperienze più radicate di cooperativismo impresariale di Spagna e d’Europa», spiega José Luis Monzón Campos, professore di Politiche economiche all’Università di Valencia e titolare del corso di “Fondamenti di economia sociale e contabilità” nel master dello Iudescoop, di cui è uno dei fondatori. «Cooperative di consumo, agrarie, di servizi, di consumatori: sul territorio c’è una convergenza di buone prassi che garantisce all’attività dell’Istituto un profilo di competenze molto alto», aggiunge il docente. I dati del master lo confermano: «Un anno dopo il diploma, il 70% dei corsisti ha un impiego stabile, spesso nelle imprese dove ha effettuato il tirocinio», rileva Monzón , «anche perché il campo dell’economia sociale è uno di quelli che più ha resistito alla crisi e alla perdita di lavoro: per le sue caratteristiche è un settore con più mobilità e maggiori possibilità di far carriera in tempi rapidi».
Come si può essere selezionati per uno dei 25-30 posti di ciascuna edizione del master? «La maggior parte ha una laurea in economia, diritto, psicologia o agraria, ma conta molto anche la motivazione personale», risponde il docente spagnolo, «e fra i corsisti c’è comunque una media del 30% di persone che già lavorano nel settore e vogliono rendere più “pesante” il proprio curriculum». Il master, che assegna 30 crediti europei Ects e che conta sull’appoggio fondamentale del Cidec, il Centro di documentazione in economia pubblica, sociale e cooperativa dell’Università di Valencia, è diviso in due semestri: nel primo viene approfondita l’economia sociale in tutti i suoi aspetti, dal regime giuridico a quello fiscale, all’amministrazione vera e propria di imprese. Nel secondo, invece, si può scegliere tra due specializzazioni (“impresa sociale rivolta al mercato”, dove si analizzano le cooperative di lavoro associato, le società mutualistiche e di credito cooperativo e le coop agrarie; oppure “entità non lucrative non rivolte al mercato”, come organizzazioni non governative, associazioni e fondazioni) e si alterna il lavoro teorico a 1.500 ore di pratica nelle imprese e nelle ong stesse.
«Il consenso che riscuote il master deriva proprio dal suo carattere interdisciplinare e dalla sintesi adeguata tra teoria e pratica», riprende Monzón, «le imprese apprezzano il rigore analitico con cui gli alunni arrivano a fare esperienza da loro». La portata internazionale del master è resa tale anche dall’intensa attività di rete che compiono Iudescoop e Cidec, soprattutto in termini di relazioni umane e professionali: «Il corpo docenti ha un vincolo forte e diretto con gli operatori degli organismi che rappresentano l’economia sociale, sia in Spagna che all’estero, e ciò genera anche azioni comuni con vari Paesi europei, Italia in primis (vedi box)», precisa il professore. Un’esperienza di cooperazione ad ampio respiro che Iudescoop porta avanti sulla base del successo di una solida realtà a livello locale: la Red empresas, “Rete di imprese”, che nella regione valenziana mette allo stesso tavolo aziende profit e del terzo settore, enti locali e universitari per promuovere l’economia sociale in ogni ambito territoriale.

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