Politica

Benvenuti a Coppi-land una terra fuoriclasse

A pochi chilometri da Acqui Terme, ci si inoltra sulle strade e tra i paesi che hanno fatto la storia del più grande mito dello sport italiano: Fausto Coppi.

di Paolo Manzo

Da Novi Ligure a Castellania A pochi chilometri da Acqui Terme, ci si inoltra sulle strade e tra i paesi che hanno fatto la storia del più grande mito dello sport italiano: Fausto Coppi. In 20 chilometri trovate la casa natale, il paese dove iniziò a lavorare come garzone, la casa dove consumò il suo grande amore, quello per la Dama Bianca. E trovate anche la tomba, dove riposa accanto al fratello Serse. Mettersi sulle tracce di Coppi è un po? come mettersi sulle tracce di un?Italia che, nella calma appagata di questa provincia bellissima, sfodera un temperamento e una classe che non ti aspetti. «Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi». Così Mario Ferretti, radiocronista Rai, aprì il collegamento più celebre di tutta la storia delle due ruote durante la leggendaria Cuneo- Pinerolo del 49. L?airone – come lo battezzò un altro mito (della penna), Orio Vergani – era già in fuga da 20 chilometri e altri 172 ne avrebbe fatti, scollinando in solitaria Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere. In questa settimana che porta alla Milano-Sanremo di sabato 18 marzo (classicissima che Fausto vinse tre volte e che passa tradizionalmente su queste strade), andare per le strade di Coppi è quasi come un rito dovuto. Siamo Coppi- land, terra appartata e senza squilli che 60 anni fa diede uno squillo destinato a restare nella storia. Ma questa è terra con le due ruote nel dna: a Novi nacque Costante Girardengo. Ed era di Novi anche quel Mario Ferretti, il radiocronista dell?era Coppi. Un circuito di 36 chilometri, da fare rigorosamente in bicicletta e che da NOVI LIGURE porta a CASTELLANIA. Ovvero da dove Fausto iniziò a lavorare come garzone di un salumiere, al suo borgo natale. Partendo dal MUSEO DEI CAMPIONISSIMI di Novi (il più importante museo dedicato al ciclismo che ci sia in Europa), con una piacevole pedalata lungo l?antica via San Bovo, arrivate dopo soli tre chilometri a POZZOLO FORMIGARO, proprio davanti al Castello medievale che merita una sosta. Qui con una breve deviazione per Rivalta Scrivia, visitate l?abbazia cistercense di SANTAMARIA. Continuando la strada di pianura, tutta in mezzo al verde e attraversato lo Scrivia, si arriva a Villalvernia: lungo il percorso il vostro sguardo si perderà tra le cascine tradizionali, tipiche della piana alessandrina, costruite in ?terra cruda?, l?argilla locale. Dopo aver svoltato a destra sulla provinciale per Tortona, salite a CAREZZANO, tra i primi paesi dei Colli Tortonesi, rinomati per la produzione di ottimi vini bianchi e rossi. Da qui il percorso cambia, regalando fino a Castellania un susseguirsi spettacolare di saliscendi per valli e colline che, con il loro fascino, sapranno ripagare il fiatone dei meno allenati per i brevi ?strappi? della strada. A CASTELLANIA l?emozione più forte: Casa Coppi, oggi museo, il Centro documentazione e la tomba dove riposano Fausto e suo fratello Serse. Risaliti in sella tornate a Carezzano e proseguite verso SANT?AGATAFOSSILI (che deve il nome alla ricca presenza di reperti fossili inclusi nelle sue marne) e poi GAVAZZANA, con il suo sorprendente borgo medievale e la splendida chiesa a picco sulla valle. Al centro del paese è possibile rendere omaggio alla memoria di don Carlo Sterpi, stretto collaboratore di don Orione e suo successore alla guida della Piccola casa della Divina Provvidenza: è ancora conservata la sua casa natale. Costeggiando il torrente Scrivia, la via del rientro tocca CASSANOSPINOLA e poi STAZZANO, dove al torrente e agli animali che lo abitano è stato dedicato un museo naturalistico. In un balzo si giunge a Serravalle e, per evitare il traffico della provinciale, il consiglio è girare a sinistra subito dopo il vecchio cimitero, salire da via Monterotondo e imboccare la strada COSTIERA BICOCCA che passa tutta in costa. Laggiù in basso potete visitare la Città del Ciclismo e l?importante museo annesso, complementare a quello dei Campionissimi. Superato l?incrocio con la STRADA DEIMULI (una discesa a precipizio che costeggia la villa di Fausto e della Dama Bianca), si intravede una celebre fabbrica di cioccolato e, finalmente, Novi Ligure, annunciata dalla sua bella torre. In tutto sono 36 chilometri ma, ve l?assicuro, ne vale la pena.


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