Famiglia
Benin-Nigeria il viaggio dei nuovi schiavi
Le famiglie in difficoltà mandano in Nigeria i loro figli a lavorare in condizioni brutali. La denuncia di Unicef.
di Redazione
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«E' un ultimo ricorso, una strategia di sopravvivenza: i genitori lo vedono come un modo perchè i bambini contribuiscano al mantenimento della famiglia», dice Jean Lokenga, lo specialista Unicef per la protezione dei bambini in Benin. Con quasi la metà della popolazione del Paese che è precipitata al di sotto della soglia di povertà negli ultimi dieci anni, i genitori che a 20 anni andavano Africa occidentale per lavorare ora stanno mandando i loro figli molto più piccoli di quell’età.
La dichiarazione è stata raccolta e pubblicata da The Guardian che rivela che ogni anno, 4 milioni di bambini africani – l’equivalente dell’intera popolazione della Liberia – sono venduti per lavorare prima del loro 15° compleanno. La maggior parte provengono da villaggi dove centinaia di genitori mandano i propri figli a lavorare anche in condizioni disumane. Il bambino lavorando porterà a casa denaro e contemporaneamente sarà una bocca in meno da sfamare.
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