Famiglia

Benin: concesso permesso d’espatrio ai minori

È una misura per prevenire il traffico di bambini-schiavi. Chi tenterà di portare all'estero bambini privi di documenti, incorrerà in "pesanti sanzioni".

di Daniela Romanello

Il governo beninese ha adottato ieri una nuova misura per prevenire il traffico di bambini che vengono portati all’estero e costretti a lavorare in stato di servitù. Ne dà notizia l?agenzia Misna che precisa che si tratta di un apposito permesso di espatrio di cui dovranno essere dotati tutti i minori di 15 anni in uscita dal Paese. Il documento viene rilasciato gratuitamente ma chi tenterà di portare all’estero minori privi dell’autorizzazione incorrerà in “pesanti sanzioni”, è stato spiegato dal ministero della Protezione sociale che non ha però precisato quali pene potranno essere inflitte ai trasgressori. Il “permesso d’espatrio” per i minori è in vigore dall’agosto scorso in Mali, un altro Paese africano affetto dalla piaga del traffico dei bambini. I piccoli schiavi vengono in genere consegnati ai contrabbandieri dalle famiglie d’origine, che li cedono o perché illusi di garantirgli un futuro minore o in cambio di denaro. Le giovanissime vittime vengono poi portate a lavorare nelle grandi piantagioni di altri Paesi dell’Africa Occidentale, ad esempio in Costa d’Avorio e in Nigeria.

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