Welfare

Benedetto sia l’orzo. Ricetta per una zuppa anti onnipotenza

A tavola con Gino Girolomoni.

di Gino Girolomoni

Ormai sarà nota la mia predilezione per i piatti semplici, derivati da cereali, legumi, erbe. Questa settimana per esempio tocca all?orzo. Il suo ciclo di vegetazione è molto più breve degli altri cereali ed è per questo che si coltiva anche in zone più fredde come il Nepal e il Tibet. L?orzo è particolarmente adatto ai bambini perché il suo contenuto favorisce la calcificazione delle ossa, è facilmente digeribile e particolarmente nutriente.
Ecco la ricetta per una zuppa: si mettono a cuocere fino a mezza cottura carote, sedano, cipolla, zucchine, una crosta di parmigiano, biete, un cubo di dado vegetale. A metà cottura aggiungere fagioli e piselli eventualmente già lessati e continuare la cottura. A parte si cuoce l?orzo con sale e dado vegetale. A metà cottura dell?orzo finire di cuocere tutto insieme lentamente.
Un?altra versione di zuppa sarebbe lasciare negli ingredienti la parte del leone agli spinaci (oltre all?orzo naturalmente) e tutto il resto come sottofondo aromatico.
Mentre io sto raccogliendo queste note sulla zuppa d?orzo nel refettorio del monastero di Montebello, Guido Ceronetti e la sua Compagnia dei Sensibili stanno provando lo spettacolo di marionette Il filo e l?angelo che in questi giorni porteranno nelle piazze di Urbino, Fossombrone e Isola del Piano. Dedico il piatto d?orzo alla loro straordinaria e semplice creatività artistica: come l?orzo sono un antidoto al delirio di onnipotenza da cui siamo stati pervasi in questo ultimo secolo.

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