Mondo

Benazir Bhutto condannata ai lavori forzati

La giustizia pakistana ha condannato in contumacia l'ex primo ministro per corruzione

di Redazione

Tre anni di lavori forzati. E’ questa la condanna inflitta dalla giustizia pachistana per corruzione a Benazir Bhutto e ha anche ordinato la confisca delle sue proprietà. Il tribunale anti-corruzione di Rawalpindi, nei pressi di Islamabad, ha riconosciuto la Bhutto colpevole di corruzione. Secondo il tribunale, nel 1994, quando era primo ministro Benazir Bhutto aveva concesso alla ARY Gold, con base a Dubay, una licenza in esclusiva che dava alla società il monopolio dell’importazione di oro in Pakistan. Secondo l’Associated Press del Pakistan, sul conto della Capricorn Trading Inc., impresa appartenente al marito della Bhutto, Asif Ali Zardari, la ARY Gold nel 1994 versò 10 milioni di dollari. L’ex primo ministro era già stata condannata, nel 1999, a tre anni di carcere per il fatto di non essersi presentata davanti al tribunale anti-corruzione di Rawalpindi. L’ex primo ministro aveva contestato questo giudizio davanti alal corte suprema, che aveva rinviato il caso a un nuovo processo. La Bhutto vive in esilio dal 1998 e dall’estero dirige il partito popolare del Pakistan. Nell’ultimo weekend, inoltre, il presidente pakistano, Pervez Musharraf ha emesso un decreto che impedisce in pratica il ritorno al potere sia della Bhutto sia di un altro ex primo ministro, Nawaz Sharif che vive anch’egli in esiglio


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