Non profit
Ben Harper e la maglietta di Coopi
A sorpresa il musicista statunitense indossa davanti a 100mila fan la t-shirt della campagna dell'ong
‘Io non me ne frego’. Era questa la frase stampata sulla maglietta con cui il celebre cantante e chitarrista statunitense Ben Harper si è esibito davanti ai 100mila spettatori dell’Heineken Jammin’ festival di Venezia la sera del 6 luglio 2010. ‘Bel gesto, una frase in italiano e piena di significato’, hanno pensato in molti, quella sera, prima di passare il giorno seguente a smanettare su internet alla ricerca dell’origine della t-shirt. Cosa hanno scoperto? Che il vero motivo della scelta del 41enne artista californiano era ancora più nobile: dare il suo appoggio alla nuova campagna dell’ong italiana Coopi, chiamata appunto ‘Io non me ne frego’ e dedicata alla lotta alla povertà. Progetto di cui, fino a pochi istanti prima del suo show, Harper non era a conoscenza. “Quando l’abbiamo visto salire sul palco con la nostra maglietta, siamo rimasti senza parole”, rivela a Vita.it Ingrid Tamborin, 30 anni, responsabile eventi di Coopi, quel giorno all’opera nello stand che gli organizzatori della LiveNation avevano concesso all’organizzazione non governativa.
Un incontro inaspettato
Quello che lei rievoca come un “fatto straordinario” (Harper ha indossato la maglietta durante tutte le due ore del suo show e anche quando è apparso più tardi a duettare con Eddie Vedder, il cantante dell’altro gruppo big del festival, i Pearl Jam) è nato dal caso: “A metà pomeriggio un signore texano si è avvicinato al nostro stand chiedendo informazioni sulle nostre iniziative e sulla campagna ‘Io non me ne frego’ in particolare (qui il link al sito)”, racconta Tamborin, “è rimasto almeno 15 minuti, era parecchio interessato. La mia collega Elisa ha visto che aveva un ‘pass artisti’ e gli ha chiesto di che band fosse, lui ha risposto che era al seguito di Ben Harper”. Vista l’occasione pressoché irripetibile, le operatrici di Coopi hanno avuto un’idea che poi si sarebbe rivelata vincente: donare due magliette, una al texano e l’altra da far avere ad Harper, “assieme a un biglietto in cui abbiamo scritto: ‘caro Ben, tu la povertà la canti nei tuoi testi, noi cerchiamo di combatterla. Uniamoci, per migliorare il mondo insieme”, spiega Tamborin. Parole che hanno avuto, alla fine, il loro effetto: “mettendosi la maglia davanti a tutti il regalo l’ha fatto lui a noi”.
La ribalta mediatica
Il ritorno d’immagine per l’ong italiana è stato notevole: il giorno dopo quasi tutti i quotidiani nazionali, Corriere della sera e Repubblica in primis, nel loro articolo sul festival hanno citato la frase della t-shirt indossata da Harper. “Un grande successo”, nonostante qualche piccolo inconveniente: “in alcuni giornali il nostro nome è stato riportato male (in uno, in particolare, l’ong veniva fatta passare per la Cooperazione italiana, l’ente governativo, ndr), oppure il progetto è passato come un’iniziativa di lotta alla droga anziché alla povertà”, riprende la responsabile eventi di Coopi, “ma va bene lo stesso, perché alla fine chi ha approfondito è risalito alle informazioni corrette”. Nei giorni seguenti la vendita di magliette, acquistabili, con un contributo minimo di 8 euro l’una, anche on line all’indirizzo coopi.org, ha avuto un boom (“ma non la sera stessa del concerto, perché per precauzione contro il maltempo dei giorni precedenti, gli organizzatori ci hanno fatto chiudere lo stand prima che Harper iniziasse”, aggiunge Tamborin), allo stesso modo del blog ufficiale della campagna ‘Io non me ne frego’: “il 7 luglio, l’indomani del live, il sito ha ottenuto il record di visite, ben 480 contatti in 24 ore, il quintuplo della media giornaliera”, specifica Domenico Porco, addetto all’Ufficio stampa di Coopi.
Coopi e Ben, non finisce quiLa speranza, per gli operatori di Coopi, è che il rapporto tra l’ong e l’eclettico artista statunitense, nato da padre di discendenza afroamericana e da madre ebrea e da sempre attento ai problemi delle persone in difficoltà, sia solo agli inizi. “Lo ricontatteremo nelle prossime settimane, una volta concluso il tour europeo”, riprende Tamborin. Nell’attesa, la responsabile eventi di Coopi gli ha già scritto una mail di ringraziamento: “non abbiamo mai avuto un artista del tuo calibro che appoggiasse in questo modo la nostra causa. Per noi è un onore”.
Nota: la foto in copertina e quella qui in alto a sinistra (Ben Harper è a fianco di Eddie Vedder dei Pearl Jam) sono di Francesco Zanet, zanetphoto.com, LiveNation
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