Sostenibilità

Belli e sostenibili: i cosmetici diventano green

Bioline Jatò, storica azienda beauty trentina, ha scelto il profilo della benefit corporation, formalizzando il proprio impegno pluridecennale per la sostenibilità ambientale, economica e sociale

di Veronica Rossi

Bioline Jatò, azienda trentina che, da oltre 40 anni, si occupa di prodotti e trattamenti cosmetici e di bellezza in generale, è diventata una società benefit, formalizzando il proprio impegno per l’ambiente, l’economia e le comunità.

Il marchio, nato nel 1976 per opera di Clara Macchiella Corradini e di Marco Corradini, negli anni ha sviluppato una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità, che si è concretizzata nella scelta, fatta a febbraio 2022, di cambiare la propria ragione sociale.

“Da oltre 40 anni operiamo in maniera responsabile, con particolare attenzione ai diversi stakeholder, dai partner ai fornitori”, dice Tommaso Corradini, figlio dei fondatori e amministratore dell’azienda assieme al fratello Jacopo, “avendo il benessere dei clienti e delle persone come obiettivo primario ed essendo sempre più attenti a migliorare in un’ottica di sviluppo sostenibile”.

I progetti su cui Bioline Jatò è impegnata investono la sostenibilità a tutto tondo, dalla tutela dell’ambiente e della biodiversità alla compensazione delle emissioni di CO₂, dal raggiungimento dell’obiettivo zero deforestazione al supporto alle operatrici e agli operatori della bellezza attraverso riconoscimenti economici e formazione professionale, fino ad arrivare alle politiche di tutela del Made in Italy con la scelta di partner nazionali nella filiera produttiva e di investimenti atti alla diffusione dello stile italiano nel mondo. “Fin dalla fondazione del brand, come famiglia, si è ritenuto fondamentale operare all’insegna dell’eccellenza, dell’innovazione e del miglioramento continuo”, continua Corradini. “Ecco perché abbiamo voluto formalizzare i nostri impegni, garantendo piena trasparenza attraverso una rendicontazione annua, perché diventassero prerogativa anche delle generazioni che guideranno Bioline Jatò in futuro”.

Tra i traguardi green conseguiti dall’azienda, già dal 2019 c’è l’obiettivo zero deforestazione, grazie all’impiego di carta riciclata o certificata Fsc per il packaging dei propri prodotti, di cui più del 90% è vegan. Fin dal 2013, però, nell’ambito del progetto Lifegate impatto zero, l’anidride carbonica rilasciata per realizzare le confezioni viene compensata attraverso azioni di piantumazione e di riforestazione in diverse aree del pianeta, tra cui il Madagascar. “L’obiettivo è tendere alla completa riciclabilità dei packaging di tutte le linee”, spiega l’azienda, “oltre che alla riduzione dei pack, degli sprechi e dell’impiego di materie prime”. Nel 2022, infatti, ad essere riciclabile sarà il 93% delle confezioni, a fronte del 92% del 2021. La stessa sede centrale trentina della società rispecchia i suoi valori green: l’edificio dal 2009 è interamente alimentato da fonti energetiche rinnovabili.

Ma l’impegno di Bioline Jatò riguarda anche la responsabilità sociale, in particolare verso le estetiste, a cui fornisce una formazione continua e che tutela grazie al supporto economico ai propri centri affiliati, che ricevono una percentuale anche quando i prodotti vengono acquistati in modalità e-commerce. Sono molte, infine, le associazioni e le realtà che l’azienda – fin dai primi anni – sostiene, dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), ad African medical and research foundation (Amref), passando per La forza del sorriso e Beuty gives back, insieme ad alcuni istituti legati al sistema sanitario nazionale.

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