Politica

Belletti: «con Monti una guerra contro le famiglie»

Lettera aperta del Forum delle associazioni famigliari al Governo

di Redazione

Dobbiamo rassegnarci all’evidenza che per il governo Monti le famiglie non sono altro che dei ricchi (una volta!) giacimenti di euro a cui attingere a mani basse. Nella speranza che la ragionevolezza potesse prevalere avevamo finora sospeso il giudizio, ma le scelte fatte sulla semplificazione tributaria giunto ormai all’approvazione hanno fatto cadere ogni illusione.

Gli emendamenti presentati da diverse forze politiche e caldeggiati dalle associazioni familiari sono stati malamente snobbati. Non si cercavano certo privilegi, ma soltanto un argine contro l’accanimento fiscale sulle famiglie. Un argine pensato nell’ottica della responsabilità nell’interesse del Paese che non ripartirà mai senza l’abbrivio delle famiglie; anzi, strangolando le famiglie si toglie l’ossigeno all’unico vero ammortizzatore sociale ancora funzionante.

La necessità di modificare tasse e tariffe in chiave family friendly è ormai accertata ed accettata da tanti enti locali (Regione Lombardia e Comune di Roma, tanto per dirne due) ma il governo continua ad ignorare il FattoreFamiglia, vale a dire l’urgenza di restituire equità e capacità di spesa “a misura di famiglia”.

Ciliegina sulla torta è la decisione di far pagare l’Imu anche agli anziani ricoverati nelle strutture residenziali: un salasso che con crudeltà indicibile si abbatte sulle spalle di persone già gravate dal contributo mensile per servizi diventate non più gratuiti. Un salasso che nella gran parte dei casi si scaricherà sulle famiglie di questi anziani.

Se il governo Monti da un lato sbatte la porta in faccia a milioni di famiglie, dall’altro non esita a favorire i poteri forti: gli anziani ospiti nelle case di riposo si troveranno a pagare l’Imu su case che probabilmente non vedranno mai più, mentre le potenti e ricche Fondazioni bancarie ne saranno esentate; aumenta il carico fiscale sulle famiglie ma vengono cancellate le liste per denunciare i commercianti che non emettono lo scontrino.

Una guerra contro le famiglie che è ormai evidente a tutti. Una guerra condotta, scrive il Wall Street Journal, a colpi di tasse portate alle stelle, ma anche di tariffe, bollette e caro benzina fuori controllo. Una guerra, aggiunge il Financial Time, che ha portato al divorzio tra il Paese reale e Monti. Le famiglie sono da sempre pronte a fare sacrifici, ma c’è un limite alla capacità di assorbire il colpo e sentirsi al tempo stesso prese in giro.

Dopo i provvedimenti sulla semplificazione tributaria, prima occasione perduta, si passerà alla vera e propria riforma fiscale, che diventa esame di riparazione per questo governo, che riceve oggi dalle famiglie una sonora bocciatura. Saranno capaci di ascoltarle? Ma soprattutto, dopo il rigore, quando arriva l’equità?


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