Famiglia

Belletti: clausola antigravidanza scandalosa

Il presidedente del Forum delle associazioni familiari commenta i contratti "ultraleggeri" della Rai

di Redazione

«È davvero scandalosa la “clausola antigravidanza” inserita nei “contratti ultraleggeri” della Rai» commenta Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari. «Ma non solo di gravidanza si tratta; ancora più scandalosa è la logica del contratto emerso da questa vicenda, che evidenzia una inaccettabile penalizzazione e discriminazione per i lavoratori flessibili».

Beleltti prosegue: «Se un lavoratore regolarmente assunto si ammala, si infortuna, o aspetta un bambino, gode, giustamente, di molte protezioni; se è “consulente” – cioè precario – l’azienda può interrompere unilateralmente il rapporto di lavoro, “senza alcun compenso o indennizzo a suo favore».

«La Rai almeno in questo – purtroppo – svolge la sua funzione di servizio pubblico» osserva amaramente «è specchio fedele del paese, di un Paese in cui si parla di oltre due milioni di lettere di dimissioni in bianco firmate da giovani donne “in età da bambino” (se resti incinta, te ne vai) o dove i dipendenti Fiat se fanno ricorso a congedi parentali o ad una qualunque delle facilitazioni previste con bambini piccoli devono rinunciare ai ricchi premi di produzione!»

Secondo Belletti siamo di fronte a una «schizofrenia sociale vista la sempre più diffusa consapevolezza di essere in pieno inverno demografico e viste le discussioni in Parlamento per arrivare addirittura al congedo di paternità obbligatorio…»

Continua Belletti: «Eppure in Rai, qualcuno ha scritto quel contratto costringendo i precari a questi contratti capestro; qualcuno lo ha approvato (dov’erano i sindacati?). Se a viale Mazzini, costantemente sotto i riflettori, la cosa è venuta fuori, quanti altri contratti capestro simili a questo sono oggi sottoscritti da tanti giovani?»

«Una cosa è certa: se qualcuno del Forum delle associazioni familiari avesse letto quel contratto, mai lo avrebbe accettato, anzi, lo avrebbe subito denunciato» conclude Belletti. «E la Rai avrebbe evitato l’ennesima brutta figura!».


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