Welfare

Belisario, «Grave silenzio di Alfano su protesta Rebibbia»

Il senatore dell'Idv interviene sullo sciopero della fame e del sonno delle agenti di polizia penitenziaria del Carcere femminile

di Redazione

«È da lunedì scorso che abbiamo denunciato l’inizio dello sciopero della fame e del sonno da parte delle agenti di polizia penitenziaria del Carcere femminile di Rebibbia, esasperate per l’insostenibile carenza di organico. Ogni ora che passa spinge la protesta sull’orlo della tragedia, il silenzio del ministro Alfano è grave e inaccettabile: il Governo agisca subito prima che sia troppo tardi».
Lo afferma il capogruppo dell’Idv in Senato, Felice Belisario, che ha ricevuto un messaggio dalle agenti nel quale hanno denunciato la perdita di lucidità, la debilitazione fisica e i primi malori di molte di loro. «Le drammatiche condizioni di salute delle agenti e la stessa sicurezza dell’istituto – aggiunge – non possono essere ignorate dal ministero della Giustizia e dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. La situazione dell’Istituto femminile di Rebibbia, sul punto di esplodere a causa del sovraffollamento dei detenuti e della gravissima carenza di personale, è la punta dell’iceberg della crisi dell’intero sistema carcerario nazionale. Non servono soluzioni tampone ma sono necessari interventi di sistema, per risolvere una volta per tutte le emergenze».

«È ora – prosegue – di tradurre nei fatti le dichiarazioni di intenti, di fronte agli enormi rischi della protesta in atto va garantito subito lo stanziamento di nuovo personale per consentire il normale funzionamento della struttura e condizioni dignitose alle lavoratrici. L’Italia dei valori si rivolge alle opposizioni, a partire dal Partito democratico: serve un appello fermo e risoluto di tutte le forze responsabili per ottenere una risoluzione positiva di una protesta dai risvolti sempre più preoccupanti».

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