Mondo

Beau Solomon e il barbone, una storia rovesciata

Maksim Cristan, scrittore e musicista, ex senza fissa dimora e vecchia conoscenza di Vita commenta la vicenda del ragazzo americano trovato morto annegato nel Tevere. Un decesso avvenuto, come hanno appurato gli inquirenti, dopo una colluttazione con un clochard. «La condanna mediatica, scatenatasi immediatamente contro il “Barbone killer” non è accettabile»

di Maksim Cristan

Ieri mattina Papa Francesco ha ricevuto e abbracciato i genitori del ragazzo americano ucciso da un senza fissa dimora a Roma, dimostrando per l’ennesima volta la sua enorme umanità e vicinanza alla vita reale e tutti noi cittadini abbiamo condiviso il dolore dei genitori. Sul tema dei senza fissa dimora le cronache ci hanno abituato a titoli ben diversi, più del tipo: “Barbone ucciso a sprangate”, “Barbone bruciato vivo”, “Barbone annegato”.

Di colpevoli normalmente nessuna traccia e quando ci sono, spesso trattasi di ragazzi alti, biondi, sportivi e di buona famiglia occidentale. Questa volta è andata diversamente. È morto il ragazzo alto, biondo, sportivo (in questo caso rugby americano) e di buona famiglia occidentale. La comunità è sconvolta. Il killer è il “Barbone”. Che è rimasto lì, a dormire.

Che cosa sia successo realmente e perché un ragazzo alto, biondo, sportivo e di buona famiglia occidentale si trovasse a litigare alle due di notte con un senza fissa dimora nel degrado d’un ponte romano, lo stabilirà la giustizia del nostro Paese e chi ha colpe pagherà. Quello che non è accettabile, invece, è la condanna mediatica, scatenatasi immediatamente contro il “Barbone killer” Max e la sua fidanzata Alessia e se Papa Francesco, ha voluto giustamente accogliere i genitori di Beau Solomon, speriamo che da difensore degli ultimi non mancherà di far arrivare la sua vicinanza anche a Max e Alessia, appunto, riparando così almeno un po’ della bestialità dei media, finché l’accaduto non sia accertato oltre ogni ragionevole dubbio.
Chi sono Massimiliano Gallioto e Alessia Pannacchioli lo si può vedere in un servizio realizzato dalla trasmissione Revolution di Tv2000, la rete dei vescovi, mandato in onda il 24 febbraio 2016, in una puntata che raccontava la loro vita ai margini, in cui sono stato ospite in studio insieme a loro e ad altri invitati.

A Beau Solomon, possa la sua giovane e sfortunata anima finalmente trovare pace, lontano da questo pianeta ostile.


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