Volontariato

Beati costruttori ai vescovi: “Uscire dalla latitanza”

Sulla pace, sul degrato istituzionale e su tutte le gravi questioni mondiali: lettera-monito alla Cei

di Benedetta Verrini

”Uscire dalla latitanza sulle questioni importanti del nostro tempo”: questa la sintesi della lettera inviata oggi dall’associazione ‘Beati i Costruttori di Pace’ ai vescovi italiani radunati in assemblea a Roma. ”Il primo punto del nostro messaggio – riferisce il presidente Albino Bizzotto – riguarda l’ atteggiamento della Cei nei confronti della pace. Il secondo il silenzio sul degrado istituzionale”. ”Il terzo – afferma ancora Bizzotto – riguarda il sentirsi impegnati sui problemi relativi alla sopravvivenza dell’ umanita’ e del pianeta”. Sulla questione della pace la lettera esprime preoccupazione per ”la vostra posizione nella attuale fase di occupazione militare in Iraq, senza marginalizzare le altre guerre dimenticate. Come cristiani – prosegue la missiva – non siamo mandati ne’ ad uccidere ne’ a salvaguardare gli interessi con la forza, ne’ a confrontarci con fermezza con i fratelli musulmani. Dovremmo semplicemente opporci ad ogni violenza, anche occidentale, e offrire la nostra disponibilita’ di amore e di servizio ai popoli”. Sul ”degrado istituzionale”, la lettera dei ”Beati i costruttori di pace” afferma ”Stiamo assistendo allo scontro tra le istituzioni dello stato, in particolare al tentativo di interferire sui compiti costituzionali della Magistratura, alla occupazione di interi settori vitali per la democrazia come l’informazione, alla emanazione di leggi per uso privato a favore di una parte di societa’ o, peggio, per premiare chi ‘delinque”’. ”Stiamo assistendo alla demolizione sistematica – prosegue la lettera – dello stato sociale (non c’e’ settore della societa’: scuola, sanita’, servizi sociali, lavoro che non sia in fibrillazione) per arrivare ad una privatizzazione dell’economia che ridurra’ i diritti per tutti, penalizzera’ e creera’ piu’ poveri ed emarginati con grandi disequilibri sociali. Particolarmente iniqua e discriminatoria nell’impianto giuridico, e specialmente nella sua attuazione pratica, e’ la cosiddetta ‘Bossi-Fini’, la legge sull’immigrazione”. Sui problemi relativi alla sopravvivenza dell’umanita’, infine, il messaggio sottolinea, tra l’altro, la preoccupazione ”per come si sta affrontando la questione degli Ogm”.


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