Cultura
Bazoli: il sistema bancario italiano è sano
Il presidente di Banca Intesa lo afferma in un'intervista al settimanale diocesiano "Gente veneta"
di Redazione
Il sistema bancario italiano è sano e gli scandali che sono emersi in questi ultimi anni sono circoscritti a pochi e isolati soggetti. Lo sostiene Giovanni Bazoli, presidente di Banca Intesa e della Fondazione Cini di Venezia che ha rilasciato una lunga intervista al settimanale diocesano “Gente Veneta” in uscita domani. “Una corretta lettura delle crisi industriali e finanziarie che si sono verificate ultimamente – risponde Bazoli alla domanda sui casi Parmalat, Cirio e quindi sulle scalate bancarie – deve portare a distinguere le responsabilità. Innanzitutto le responsabilità di gestori di imprese che hanno commesso gravissimi illeciti di ordine penale; in secondo luogo il mancato funzionamento di più linee di controllo, all?interno e all?esterno delle aziende. Credo che debbano essere riconosciute responsabilità anche da parte delle banche, soprattutto nella fase di collocamento delle obbligazioni industriali presso la clientela, parlo però di colpe e inadeguatezze professionali, mentre ritengo che debbano essere esclusi, almeno per le banche italiane, comportamenti dolosi”. “Si tratta – aggiunge Bazoli – di vicende che hanno incrinato la fiducia dei cittadini nei confronti dei mercati finanziari, ma i fatti delittuosi sono circoscritti a pochi e isolati soggetti perche’ il sistema bancario, nel suo complesso, è sano e ha raggiunto livelli di efficienza adeguati alla concorrenza internazionale. Non solo, ma occorre riconoscere che nel fronteggiare la crisi di alcune grandi aziende italiane, le banche hanno svolto un’opera preziosa di sostegno e di salvataggio”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.