Welfare
Bayer: i dipendenti si autotassano per salvare l’occupazione
Grazie allaccordo invece dei 4.000 esuberi previsti tra quest'anno e il 2005, verranno tagliati solo 3.000 dipendenti su un totale di 35.600
I dipendenti della Bayer hanno deciso di autotassarsi per salvare 1.000 posti di lavoro. In una Germania che, negli ultimi tempi, è tornata a percorrere le strade della concertazione tra aziende e sindacati, oggi è stato il colosso chimico-farmaceutico a conoscere gli onori della cronaca, annunciando un importante accordo sul fronte dell’occupazione. Il gruppo di Leverkusen ha ha reso noto, infatti, di avere raggiunto un’intesa con i rappresentanti sindacali che consente di tutelare un migliaio di posti di lavoro in Germania e di scongiurare, soprattutto, l?eventualità di ulteriori licenziamenti sino alla fine del 2007. Grazie all?accordo, ha spiegato la società tedesca, invece dei 4.000 esuberi previsti tra quest’anno e il 2005, verranno tagliati solo 3.000 dipendenti su un totale di 35.600 nelle fabbriche presenti sul territorio tedesco. Un aspetto cruciale dell’accordo prevede che i dipendenti rimasti senza mansioni continuino a essere retribuiti e a venire impiegati in progetti specifici, grazie al contributo economico fornito, a tal fine, dagli altri dipendenti del gruppo che, per finanziare le paghe dei loro colleghi, si sono detti disponibili a rinunciare fino al 10% della retribuzione variabile annuale. Al meccanismo di ‘autotassazione’, secondo quanto reso noto, partecipano tutti, dai membri del consiglio di amministrazione fino ai neo-assunti e ai dipendenti di primo livello. A novembre dell’anno scorso il colosso tedesco ha presentato il programma di ristrutturazione piu’ impegnativo della sua storia, che prevede, tra le altre cose, lo spin-off delle attivita’ chimiche e di una parte dei polimeri, che verranno successivamente quotate in borsa. Sul fronte dei costi, il gruppo ha varato risparmi per 2,5 miliardi di euro da realizzare entro la fine del 2005. Una sforbiciata di 900 milioni e’ prevista gia’ quest’anno.
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