Non profit
Battiato raccoglie i fondi per la telemedicina
Un progetto per monitorare i malati a casa, h 24
di Redazione
Telemedicina per monitorare 24 ore su 24, direttamente a casa, i malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) e l’imprevedibile decorso della loro patologia. È il progetto pilota al quale verranno destinati 80 mila euro, fondi raccolti con il concerto di Franco Battiato e altri artisti del panorama musicale italiano, uniti in una serata organizzata dall’associazione Viva la vita onlus. L’evento ha aperto la stagione dell’estate romana all’auditorium Parco della musica, alla presenza del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. La telemedicina, spiegano i promotori del progetto in una nota, nasce dall’analisi delle criticità osservate sul campo da Viva la vita onlus. È difficile prevedere tempi e modo in cui si evolverà la Sla in ciascun paziente, sottolineano gli esperti. “Per intervenire clinicamente con adeguatezza e tempestività, riducendo le emergenze e i ricoveri impropri, serve un continuo monitoraggio che oggi il sistema sanitario nazionale non è in grado di garantire”, puntualizzano. Una strada potrebbe essere affidarsi alla telemedicina, la trasmissione interattiva di dati clinici, segnali e immagini biomediche da casa del paziente al personale specializzato, con moderne tecnologie di teleinformazione e telemonitoraggio.
Con il contributo della Fondazione Roma terzo settore e di Eli Lilly Italia, Viva la vita onlus ha messo a punto un prototipo tagliato su misura per i malati complessi. Il sistema è stato sviluppato dalla Itaco srl, azienda di informatica e di tecnologie per automazione e controllo. Nel kit una serie di sensori che consentono di monitorare diverse funzioni: un pulsiossimetro misura la saturazione dell’ossigeno nel sangue; una fascetta toracica rileva la frequenza cardiaca, il tracciato Ecg, i movimenti e la frequenza respiratoria; un microfono con un apposito software analizza il segnale vocale e la disfonia; una o più webcam consentono di tenere sotto controllo video il malato e le apparecchiature salva vita; una centralina acquisisce i dati, attiva le politiche di allarme che il medico imposta e invia i segnali in tempo reale al clinico. Con il ricavato del concerto, il prototipo potrà essere testato, migliorato e impiegato su un gruppo di malati a diversi stadi della patologia.
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