Cultura

Basta sprechi di cibo: anche Dubai ricicla gli avanzi

Si moltiplicano nel mondo le organizzazioni che evitano ad alimenti ancora commestibili di finire nella spazzatura. Ecco le iniziative globali più interessanti: oltre al nostro Las Minute Market, ci sono anche i super hotel degli Emirati, finalmente diventati più "umani"

di Gabriella Meroni

Il 5 giugno è la giornata internazionale dell'ambiente, e uno dei temi caldi del 2013 (soprattutto in  vista dell'Expo 2015) è quello dello spreco di cibo: come fare per ridurlo e preservare così le risorse del pianeta. Le esperienze mondiali in questo senso sono molte e continuano a moltiplicarsi, e il think tank Foodtank le ha messe in fila, segnalando le 21 migliori e più innovative: nella top list, all'undicesimo posto, c'è anche un'esperienza italiana, il Last Minute Market, il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla Grande Distribuzione Organizzata (per tutte le info si veda il sito LMM).

Ma vediamo il podio della classifica. Al primo posto si trova uno dei resort più lussuosi di Dubai, l'Al Maha Desert Resort, che ha deciso di fare quello che da sempre è abitudine di migliaia di pensioncine a una o due stelle in Italia e non solo: riciccia gli avanzi di colazione e pranzo a cena: "A Dubai molti hotel coccolano i clienti con lauti pasti e buffet sempre aperti, dove le porzioni sono più che generose", scrive Foodtank, "ma per evitare sprechi l'Al Maha ha deciso di recuperare gli avanzi, servendoli nei pasti successivi: per esempio ripropone i dolci avanzati dalla colazione come dessert dopo cena". Evitare i sorrisi, prego: nelle catene super-lusso riciclare non è la prassi, e che qualcuno abbia pensato di smettere di offendere chi non ha cibo è comunque una notizia.

Più originale e soprattutto replicabile l'esperienza di City of Austin’s Zero Waste Initiative, che guadagna il secondo posto: nella città texana il Comune ha varato una legge che obbliga tutti i ristoranti con superficie superiore ai 460 metri quadri a separare i rifiuti di cibo non commestibile da ciò che è ancora riutilizzabile (entro il 2016, ma insomma è un primo passo); al terzo posto si trova invece una realtà europea, il Culinary Misfits di Berlino, un catering vegetariano fondato da due amici che utilizza esclusivamente ortaggi brutti da vedere (ma ottimi) e quindi invenduti in negozi e supermercati per preparare deliziose specialità. La classifica completa si trova qui

Nella foto: aperitivo nel deserto per gli ospiti dell'Al Maha Resorti di Dubai


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