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Basta distrazioni. il 5 per mille, legge entro l’anno

Parla Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera

di Ettore Colombo

«Qualche sottosegretario del governo si è mostrato “distratto” o poco attento. Ma al Meeting tutti
i ministri, Tremonti compreso, sono stati compatti. E Gasparri
e Chiti, che hanno presentato la legge,
hanno chiesto la sede legislativa in commissione»
Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi non ha dubbi. Il governo Berlusconi non ha problemi ed è in salute. Eppure, di guai grossi, scoppiati “en plein air” in queste ultime settimane e procurati, nell’ordine, dalla Lega Nord, dal Giornale di Feltri e dal governo stesso, contro tutti (Vaticano e Ue in testa), ne abbiamo visti scoppiare tanti in queste settimane. Troppi, forse. Per Lupi, però, il governo non mostra segni di stanchezza, né di cedimento. Vita, sul finire del Meeting di Rimini, l’ha intervistato per sapere perché.

Vita:Onorevole, quale bilancio trae e che emozioni discendono dal Meeting 2009?
Maurizio Lupi: È incredibile vedere come il Meeting resti negli anni un luogo dove viene, s’incontra e si scambia passioni un popolo che vuole ascoltare e conoscere perché, come recitava il titolo di quest’anno, «La conoscenza è sempre un avvenimento». Il Meeting è davvero una cosa grande, come si trovano a scoprire e a rendersi conto, ogni volta, tutti quelli che vi partecipano, anche coloro che arrivano con i pregiudizi di chi non sa bene chi e cosa incontra. Se ne sono accorti tutti quelli che sono venuti qui, da Blair a Draghi, da Tremonti a Calderoli, anche lui ne ha saputo cogliere il lato migliore. Voi giornalisti vi aspettavate che fosse fischiato, invece è stato molto applaudito. E alla fine mi ha detto: l’essenza del Meeting è la gratuità e la passione di chi lo popola.
Vita: Ecco, la Lega. Dopo aver passato un’estate a tuonare contro “i vescovoni”, negli ultimi giorni punta ad ergersi, addirittura, a mediatore per il governo nel rapporto con la Chiesa, date le palesi difficoltà a seguito della campagna che Il Giornale di Feltri ha scatenato contro il direttore di Avvenire, Dino Boffo. Non li trova un tantino eccessivi, come sempre, i leghisti?
Lupi: (ride, ndr). Al Meeting sono venuti, nell’ordine, Calderoli, Zaia e Cota, tutti leghisti. Anche loro tutti piacevolmente colpiti dal popolo del Meeting. Ne sono felice. Per quanto riguarda questa loro ultima boutade, il voler fare “da ponte” con la Chiesa, penso che il Pdl non ne abbia bisogno. Abbiamo una concezione laica della politica ma al tempo stesso vogliamo difendere e promuovere ideali e valori condivisi, anche religiosi. La nostra alleanza con la Lega è tra eguali, ma eguali che sono diversi. Per quanto riguarda le polemiche estive tra Lega e Vaticano ne ho criticato gli eccessi (della Lega, ndr) mentre per quello che attiene al “caso Boffo” ho espresso subito solidarietà umana e professionale al direttore di Avvenire. Mi hanno educato a non ragionare mai facendo due pesi e due misure. Ecco perché, come ho criticato l’odiosa campagna imbastita dal quotidiano La Repubblica sui presunti eccessi della vita privata del premier, così mi ha disgustato l’attacco del Giornale a Boffo, persona che conosco e stimo per come ha diretto Avvenire in tutti questi anni e che andrebbe ringraziato. Certo, un clima simile, dove si arriva alla rissa e all’odio per il “nemico”, non so dove ci porterà: bisognerebbe avere, tutti, il senso della misura e rispettare la dignità delle persone.
Vita: Già, e la dignità dei migranti che muoiono per sbarcare in Italia, chi la rispetta?
Lupi: La politica del governo italiano credo dimostri che teniamo per davvero alla dignità dei migranti e dei profughi che muoiono in mezzo al mare e che noi soccorriamo, a differenza dei governi di altri Paesi (Malta, ndr). Non vedo l’ora che la Ue avvii un’indagine conoscitiva sul tema. La grande sfida che abbiamo di fronte è proprio questa. Rispettare la dignità delle persone che arrivano sulle nostre coste e, insieme, far rispettare le leggi e la necessità di garantire sicurezza e serenità ai cittadini italiani. I dati del ministero dell’Interno sono confortanti: tra il primo maggio e il 25 agosto del 2008 gli sbarchi sono stati 14.220. Nello stesso periodo di quest’anno sono stati 1.345, meno del 10% dell’anno scorso. Infine, mi pare davvero curioso che la Ue come pure gli organismi internazionali non abbiamo nulla di dire contro la Gran Bretagna, che ha una legge sull’immigrazione molto più severa e rigorosa della nostra, e da molti anni.
Vita: Infine, un tema caro a Vita, il 5 per mille. Siamo a “chiacchiere e distintivo” da parte del governo? L’Intergruppo per la Sussidiarietà, di cui lei è un autorevole esponente, non potrebbe alzare la voce in proposito?
Lupi: La voce la si alza quando ci si scontra. Con il governo, invece, stiamo dialogando sul 5 per mille. Di certo, qualche sottosegretario del governo si è mostrato “distratto” o poco attento nel mancato parere favorevole sulla sua stabilizzazione. Al Meeting, però, tutti i ministri che ne hanno parlato, da Sacconi a Tremonti, hanno detto e assicurato che la strada è quella. Il provvedimento è al Senato, dove i suoi primi firmatari, Gasparri e Chiti, hanno presentato la legge e chiesto la sede legislativa, in commissione, come hanno ribadito anche di recente, proprio al Meeting. Sono certo che sarà così.


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