Formazione

Basta critiche, dovreste applaudirci

Parla Agostino Miozzo,il responsabile della missione Sri Lanka:"L’Europa invidia il nostro modello sull’emergenza.Resteremo in Asia ancora per due anni"

di Redazione

L? invito è di sedersi attorno a un tavolo e discutere. Dopo cinque mesi di stizzito silenzio, Agostino Miozzo, responsabile della missione Sri Lanka per la Protezione civile, ritrova la parola e proprio dalle colonne di Vita decide di riaprire il dialogo con tutti i protagonisti della cooperazione internazionale. Obiettivo: riscrivere le regole del gioco. E mettersi alle spalle il polverone di polemiche che si è alzato intorno al Dipartimento dal giorno dello tsunami a oggi. Vita: A disposizione. Da dove partiamo? Agostino Miozzo: Lo sa dov?è oggi il capo della Protezione civile ,Guido Bertolaso? Sta ricevendo una delegazione di 15 deputati svedesi che è venuta a studiare il nostro modello di intervento in caso di emergenza. Prima in Europa eravamo considerati un dipartimento folkloristico e fatalista. Oggi nell?emergenza siamo noi il punto di riferimento. Dovrebbero applaudirci. Vita: E invece? Miozzo: Troppe critiche. Troppi stereotipi. Non si comprende perché se siamo in grado di raccogliere in pochi giorni 10mila volontari per gestire l?afflusso di 5 milioni di pellegrini in Vaticano, non possiamo portare questa capacità fuori dai confini nazionali. Come a Bam e a Beslan. Vita: Quelli però erano interventi mordi e fuggi sulla primissima emergenza. Quanto tempo resterete in Sri Lanka? Miozzo: Due anni al massimo. Ma gran parte dei progetti si esauriranno nei prossimi sei mesi. Vita: Altro che emergenza. Così sembrate una vera e propria ong di Stato… Miozzo: Chi pensa che il sistema di protezione civile coincida con il 118 o i Vigili del fuoco, è rimasto all?antichità. Quello è lo stereotipo figlio di una vecchia protezione civile che abbandonava le popolazioni nei container. Non dimentichiamoci del Belice e dell?Irpinia. Attenzione, noi oggi rappresentiamo 2.500 organizzazioni e un milione e 200mila volontari. E molti di loro, più di quanti si immagini, vengono da un?esperienza di volontariato internazionale. Un patrimonio che contiene una forza esplosiva. Il mondo del volontariato è in evoluzione e noi non possiamo più essere ancellari rispetto ai volontari internazionali. Bisogna parlarsi e coordinarsi. C?è spazio per tutti. Non siamo una ong, ma neppure ci possono mettere nel ghetto. Vita: A che punto siamo coi progetti? Miozzo: Qualche difficoltà c?è, inutile negarlo. Però ormai abbiamo assegnato tutti i fondi. Rimangono fuori circa 1,5 milioni di euro. Serviranno come ?fondo imprevisti?. Vita: Il sottosegretario agli Esteri, Mantica sostiene che ad erogare i fondi sarebbe benissimo stata capace la Farnesina… Miozzo: Noi non siamo semplici erogatori. La responsabilità di questi finanziamenti ricade interamente sulle nostre spalle. Senza contare che stiamo gestendo direttamente una buona metà dei progetti. Servendoci anche di associazioni di protezione civile come Anpas e Misericordie, che devono essere considerate sullo stesso piano delle altre sigle umanitarie. Anche perché quando sono sbarcato la prima volta a Colombo, sul territorio ho trovato solo i salesiani, i gesuiti e le suore carmelitane. Tutte gli altri sono arrivati dopo. Vita: Il Dipartimento è stato valorizzato dal governo di centrodestra. La preoccuperebbe l?arrivo del centrosinistra? Miozzo: Il nuovo governo deciderà. Io non mi auguro nulla. E non ho la più pallida intenzione di entrare in politica. Vita: Potrebbe essere l?erede di Bertolaso? Miozzo: Non credo proprio. Nel futuro mi vedo ancora insieme a Guido a fare cooperazione in Africa. La mia carriera da volontario è partita nel 1982 dallo Zimbabwe. È lì che voglio tornare. Servizio civile: selezioni ok I 10 di Colombo S ono stati resi noti i nomi dei dieci giovani che trascorreranno parte del loro servizio civile volontario al seguito della missione della Protezione civile in Sri Lanka. Le operazioni di selezione avevano subito dei ritardi a causa dell?impegno dei vertici di via Ulpiano successivo alla morte di Papa Wojtyla. Salvo rinunce dell?ultima ora, atterreranno a Colombo 8 ragazze e 2 ragazzi. Questi i loro nomi, in ordine di graduatoria: Fabio Gigantino, Chiara Tamponi, Veronica Grazioli, Sergio Dell?Anna, Samantha Bobbo, Elisabetta De Bona, Elena Maria Faccio, Elena Gromme, Giulia Serena Gagliardini e Sara Canu. www.protezionecivile.it


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