Famiglia

Basta con la proliferazione

Quali le conseguenze sui trattati di disarmo? Maurizio Martellini del centro “Alessandro Volta” prevede una brusca frenata. E intanto il professor Calogero di Pugwash ...

di Federico Cella

I cinque esperimenti nucleari compiuti la scorsa settimana dal neogoverno indiano hanno fatto tremare il mondo. O meglio, tutto il mondo fuorché l?Italia. Una grande eco, infatti, c?è stata nella stampa mondiale (l?Herald Tribune ha dedicato all?avvenimento tutta la prima pagina, su cui campeggiava la testata ?Cresce la corsa al nucleare?), mentre decisamente inferiore è stata quella sulla stampa nazionale, che pare essersi accorta della notizia solo dopo averla letta sui giornali stranieri. Stessa reazione, di riflesso in tutti i sensi, da parte del nostro governo, con una presa di posizione solo formale.
«Un?ulteriore dimostrazione di come nel nostro Paese ci sia un totale disinteresse sull?argomento», spiega il professor Francesco Calogero, docente di fisica e presidente di ?Pugwash?, l?organismo internazionale (a cui, nel 1995, è andato il Nobel per la Pace) che dal 1956 riunisce personalità di tutto il mondo impegnate per il completo disarmo nucleare. «Ma si tratta di un disinteresse che sfiora l?incoscienza». Infatti, la manovra politica dell?India, che ha così mostrato i suoi muscoli, non solo ha dato avvio a una reazione a catena che, con ogni probabilità secondo gli esperti, porterà a un?analoga dimostrazione da parte del governo pakistano, lo storico rivale di Nuova Delhi, ma soprattutto è intervenuta in un momento decisamente delicato per quanta riguarda gli sviluppi futuri degli armamenti atomici.
Lo scorso 8 maggio a Ginevra, infatti, si era conclusa con un nulla di fatto la seconda sessione del Comitato preparatorio della conferenza prevista per il 2000 sul Trattato di Non-proliferazione Nucleare (Tnp); un fallimento dovuto essenzialmente, a detta del presidente del Comitato, il polacco Eugeniusz Wyzner, «a problemi politici legati ai conflitti regionali in atto in alcune parti del mondo». Tre giorni dopo, la roboante conferma da parte del governo del primo ministro Vajpayee. «Una manovra schifosa, quella compiuta dall?India», conferma Maurizio Martellini, segretario generale del Centro ?Alessandro Volta? di Como, dedito da anni alla diffusione di una cultura antinucleare. «Ma non da un punto di vista morale o ambientale, come dicono tutte queste associazioni abolizionistiche da ?vogliamoci bene?. Si tratta, invece, di una seria questione politica, che rischia di sotterrare tutti gli sforzi finora effettuati per il totale disarmo nucleare».
Di opinione leggermente diversa è, invece, il professor Calogero, secondo cui «l?atto indiano è stato un gesto per lo più simbolico, teso essenzialmente a fare colpo sul vasto elettorato locale; e a cui il Pakistan risponderà per analoghe ragioni. Un atto che dal punto di vista del disarmo mondiale non avrà molte conseguenze, seppur decisamente pericoloso». Visto e considerato, soprattutto, che stiamo parlando di una regione del Pianeta che, tra India, Pakistan e Cina (la cui contrapposizione al Paese di Gandhi è storica), conta più della metà della popolazione mondiale. Secondo il fisico romano, in realtà, «il vero rischio di una futura proliferazione del nucleare risiede nell?inadempienza delle cinque nazioni che ufficialmente detengono armi nucleari – Usa, Francia, Gran Bretagna, Russia e Cina – al proprio completo disarmo. Gli Stati Uniti non possono certo porsi come giudici del disarmo nel confronto di altri paesi, se non sveltiscono le operazioni di smantellamento dei propri ordigni. Ed è proprio qui che dovrebbe intervenire, con forza, il nostro governo, facendo pressione sulle nazioni alleate, grazie proprio alla posizione di Paese completamente denuclearizzato, e dunque, teoricamente, al di sopra delle parti».

La campagna

Promotori

Centro di cultura scientifica ?Alessandro Volta?, Pugwash Conference Italia, Unione scienziati
italiani per il disarmo

Obiettivo

Sollecitare il governo italiano a fare pressione sui governi delle cinque potenze nucleari per un effettivo e totale disarmo degli ordigni atomici

Per informazioni

Centro ?Alessandro Volta?, tel. 031/572213; Pugwash Conference, tel. 06/6872606;
Unione scienziati per il disarmo, tel. 02/2367905

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