Formazione
Basta armi allo Zimbabwe, appello della Ue
Documento dei ministri degli Esteri dell'Unione europea
di Redazione
I ministri degli Esteri dell’Unione europea, riuniti a Lussemburgo per il Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne (Cagre), hanno chiesto l’adozione di una “moratoria internazionale” sulla vendita di armi allo Zimbabwe. Gia’ dal 2004, l’Ue ha vietato la vendita di “armamenti, materiale o equipaggiamenti che possono essere utilizzati a dei fini di repressione interna nello Zimbabwe”, si ricorda nel testo conclusivo della riunione dei ministri.
In questo contesto, si prosegue nel documento, i Ventisette incoraggiano anche gli altri partner internazionali ad “astenersi” dalla vendita di armi allo Zimbabwe, “adottando una moratoria di fatto su tutte le vendite di questo tipo”. L’appello approvato dai capi della diplomazia Ue e’ stato promosso soprattutto dalla Gran Bretagna, ex potenza coloniale nello Zimbabwe. “Bisogna essere sicuri che ci ci sia uno sforzo internazionale per fermare le armi in direzione dello Zimbabwe”, ha detto il ministro britannico per gli Affari europei, Jim Murphy. A Lussemburgo, i Ventisette hanno anche chiesto “la pubblicazione immediata” dei risultati dell’elezione presidenziale dello scorso 29 marzo e “condannato le violenze e gli atti intimidatori diretti contro il popolo dello Zimbabwe all’indomani delle elezioni”. L’Ue, si sottolinea infine nel documento, “continuera’ a seguire da vicino l’evoluzione della situazione e esplorare altre vie al fine di aumentare la pressione su coloro che sono all’origine di atti di violenza e di intimidazione incoraggiati dallo Stato”. Oltre un centinaio di dirigenti di Harare, tra cui il presidente Robert Mugabe, sono attualmente colpiti da un’interdizione del visto europeo.
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