Elezioni regionali
Basilicata, un voto a metà: le proposte del Terzo settore
Ha votato meno della metà degli aventi diritto: la disaffezione dei lucani alle sorti della regione segna uno spopolamento di senso, prima che demografico. Vito Bardi (Fi), confermato alla Presidenza, per fermare l’emorragia ha una sola possibilità, anzi 9: le proposte del Forum del Terzo settore lucano.
I risultati in Basilicata hanno regalato poche sorprese. Sono bastati 153mila voti alla coalizione di centrodestra per assicurarsi il governo della regione. Lasciano indietro di quasi 14 punti percentuali il campo largo di centrosinistra e 5stelle. Una manciata di voti per controllare un territorio di quasi 10mila chilometri quadrati (il doppio dell’estensione della Liguria), che ospita la più grande riserva petrolifera d’Europa, senza considerare la grande disponibilità di gas e acqua.
Una ricchezza, però che non basta a fermare l’esodo demografico in corso. Secondo il recente Rapporto Svimez 2023 nel 2080 vi sarà un importante dimezzamento della popolazione lucana: da 541mila a circa 287mila residenti. Un esodo che già si è registrato nel voto del 21 e 22 aprile: bassissima l’affluenza, che si è fermata al 49,81% degli aventi diritto, come era facilmente prevedibile.
Tutto al 50%
Una regione in saldo quella che il centrodestra torna a governare? Ma Vito Bardi, già vice comandante generale della Guardia di Finanza, può fermare questo dimezzamento ed evitare di essere ricordato come il Visconte di Italo Calvino. È ancora possibile evitare che “la metà” diventi la cifra distintiva dei prossimi anni: ne è convinto il Forum del Terzo settore lucano che individua nove punti per rilanciare la Basilicata. Già l’8 aprile il Forum ha presentato ai candidati le sue proposte, ma il presidente Bardi non ha preso parte all’incontro per motivi istituzionali. Proviamo a rimediare riassumendo di seguito le principali proposte del Forum.
Le proposte del Forum
In seno al Forum del Terzo settore lucano sono state costituite 9 consulte che hanno lavorato alle proposte: Migrazioni e cooperazione internazionale – Dipendenze patologiche – Educazione e istruzione – Cultura – Sport e benessere – Welfare – Ambiente e territorio – Servizio civile universale e Politiche giovanili – Tavolo istituzionale e Legislativo. Di seguito alcune delle proposte elaborate dalle commissioni con riferimento in particolare al sistema di welfare lucano.
La Basilicata si posiziona al terzultimo posto per spesa pro-capite per il welfare territoriale (dati 2023). Il Forum chiede la rapida conclusione dell’iter di accreditamento istituzionale socio-assistenziale, sottolineando l’urgenza di aumentare le risorse economiche per il sistema di welfare. Chiede che siano potenziati gli strumenti di amministrazione condivisa, a partire dalla co- programmazione e co-progettazione. Occorre ancora regolamentare in Basilicata e incentivare lo sviluppo delle cooperative di comunità. Mentre l’Osservatorio regionale della condizione delle persone con disabilità, istituito nel 2016, non è ma mai convocato nella legislatura appena conclusa. La legge 112/2016, cosiddetta Dopo di noi, continua a non essere adeguatamente applicata in Basilicata.
Il Forum sottolinea il mancato adeguamento delle Leggi regionali nr. 1/2000 “Nuove norme per la promozione del volontariato” e della legge regionale 4/2007 “Rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale” alle norme del Codice del Terzo Settore. E chiede l’istituzione del Consiglio regionale del Terzo settore inteso come Tavolo tecnico regionale di concertazione pubblico-Privato.
Foto di copertina di SaDeGu91 su commons.wikimedia.org
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