Bartali giusto tra le nazioni

di Marco Dotti

Nell’autunno del 1943, fu convocato dall’arcivescovo di Firenze, cardinale Elia Dalla CostaIl cardinale gli propose una strana missione.

Visto che già si allenava, considerato il fatto che nessuno avrebbe mai, nemmeno lontanamente pensato di interrompere un allenamento di quello che era già allora un eroe popolare, il cardinale pensò bene di chiedergli di attraversare in bicicletta l’Umbria e la Toscana per trasportare e consegnare documenti falsi a chi rischiava la deportazione.

Gino Bartali non ne parlò mai in pubblico, ma ne salvò seicento secondo alcuni, ottocento secondo altri. Oggi è stato dichiarato “Giusto tra le nazioni”.  Ci sono voluti anni e un libro, La strada del coraggio, firmato dai canadesi Ali e Andres McConnon (edito da 66hand2nd → QUI), affinché ce ne accorgessimo. Ma d’altronde, era lo stesso Bartali a ricordare che «certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca». 

@CommunitasBooks

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.