Welfare
Barriere architettoniche e accessibilità: a Milano nasce Craba
Debutta un nuovo servizio, frutto di collaborazione tra Comune di Milano, Fondazione Cariplo e Ledha, per dare supporto tecnico ai cittadini che intendono abbattere le barriere architettoniche nelle proprie abitazioni. Il Comune farà interventi su 10 appartamenti pilota. Ma le barriere architettoniche non solo l'unico focus...
di Redazione
Oggi, quando una persona con disabilità o un anziano deve abbattere una barriera architettonica per rendere accessibile la propria casa non sa a chi rivolgersi per ottenere informazioni corrette in merito alla normativa, ai possibili contributi di cui usufruire, alle specifiche tecniche da rispettare. Non solo: «abbiamo capito che anche da parte di tecnici e progettisti c’è un grande bisogno di avere supporto e indicazioni corrette per muoversi tra norme spesso di non semplice interpretazione. Il Craba vuole dare una risposta organica a tutte queste esigenze».
A parlare così è l’architetto Armando De Salvatore, direttore tecnico del Craba. L’acronimo sta per Centro regionale per l’accessibilità e il benessere ambientale, una novità che ha appena debuttato a Milano. Il Centro fornirà gratuitamente informazioni, consulenze e supporto nella progettazione di ambienti accessibili, dando risposte sia a privati cittadini sia a professionisti del settore: l’obiettivo è proprio quello di dare un supporto tecnico a quanti intendano abbattere le barriere architettoniche nelle proprie abitazioni. La collaborazione prevede anche un intervento finalizzato a supportare i lavori dell’ufficio barriere architettoniche del Comune e a orientare i cittadini con disabilità nella progettazione e nell’accesso ai contributi previsti dalla legge sul “Dopo di noi”, per i quali sarà quindi possibile concordare incontri mirati. La consulenza sul superamento delle barriere comprende quelle architettoniche ma anche sensoriali, comunicative, intellettive, culturali, spaziando così dall’abitare al turismo, dal web ai trasporti fino al posto di lavoro.
Al momento si tratta di una sperimentazione della durata di un anno (fino a dicembre 2021), finanziata dall'Amministrazione comunale e da Fondazione Cariplo, in collaborazione con Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità, che grazie a questi fondi avvierà il Craba. Il servizio è contattabile alla mail craba@ledha.it e attraverso il numero 02.6570425 (attivo dal martedì al giovedì dalle 9.30 alle 13) attraverso i quali chiedere informazioni e indicazioni valide per progettare alloggi accessibili.
«La cultura dell'accessibilità non si deve limitare al rispetto delle norme vigenti ma deve contribuire a costruire una visione di universal design che vogliamo si affermi sempre di più in città, nell’ambito pubblico come nel privato», ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Milano, Gabriele Rabaiotti. «Questo è il primo passo di un percorso insieme che vorremmo proseguisse con l’avvio, ad esempio, di un laboratorio specificamente dedicato alle case per l’autonomia, all’accessibilità e all’uso facilitato dell’alloggio e delle sue dotazioni».
Alla consulenza a privati, si aggiunge un progetto pilota che partirà su dieci alloggi di proprietà pubblica all’interno dei quali testare soluzioni progettuali, impiantistiche e tecnologiche per migliorare l’accessibilità degli appartamenti e orientare ai principi dell’universal design: un gruppo di lavoro – di cui faranno parte i tecnici del Comune, di MM e del Craba – daranno il loro supporto nella riqualificazione di alcuni appartamenti comunali.
Il Craba di Milano è il primo passo verso un network di Centri Provinciali per l’Accessibilità: l’idea è che nasca un Craba in ogni provincia lombarda.
Photo by Glauco Zuccaccia on Unsplash
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