Volontariato
Bari, Anpas, Misericordie e Croce Rossa: niente volontari per il Papa
Mancheranno 2 posti medici avanzati, 20 ambulanze, 27 squadre appiedate e 400 volontari in tutto. Il motivo? «Basta attacchi ingiustificati alle associazioni di volontariato dal mondo istituzionale»
di Redazione
«Siamo stanchi di questi ingiustificati attacchi di questi ultimi giorni». Sono queste le parole dei tre presidenti regionali di Anpas Puglia, Federazione delle Misericordie di Puglia e Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Puglia che hanno scelto di non partecipare sabato 7 luglio 2018 alle operazioni sia sanitarie che di protezione civile per l'accoglienza del Papa a Bari.
Mancheranno all'appello circa 400 volontari sui 600 che ad ora avevano dato propria disponibilità. Due posti medici avanzati in meno rispetto ai 4 previsti e 20 ambulanze in meno rispetto alle 31 previste.
Una decisione sofferta e presa dalle tre massime organizzazioni che raccolgono la maggioranza assoluta delle associazioni di volontariato operanti in Italia ed in Regione, a seguito delle continue ed ultime esternazioni del mondo politico-istituzionale nei confronti del lavoro che costantemente le stesse associazioni svolgono sul territorio sia in ambito sanitario, con la gestione delle postazioni di emergenza/urgenza, che in ambito di protezione civile.
Ecco il testo completo inviato per conoscenza anche a Sua Eccellenza il Prefetto di Bari oltre che al Questore ed a tutto il mondo politico:
Si fa seguito e riferimento alle deliranti ed infamanti dichiarazioni di questi ultimi giorni ad opera di diversi rappresentanti del Governo regionale e di alcuni rappresentanti dei diversi schieramenti politici, proferite in danno delle Associazioni di Volontariato impegnate da quasi un ventennio nelle attività del sistema di emergenza-Urgenza 118.
La gravità di alcune affermazioni, proferite anche in occasione dell’audizione del direttore del Dipartimento Salute della Regione – dott. Ruscitti – sulla situazione del servizio 118 in Puglia, tenutasi due giorni orsono in Regione da parte della Commissione di studio e d’inchiesta sulla criminalità organizzata e spinte fino al punto di postulare la concreta e generalizzata esposizione delle associazioni convenzionate a fenomeni infiltrativi della criminalità organizzata, ci obbliga ad annullare, nostro malgrado, l’intervento di centinaia di entusiasti volontari, già da tempo pianificato, che avrebbero dovuto garantire l’assistenza alla popolazione durante la visita di Sua Santità Papa Francesco prevista per il prossimo 7 luglio 2018 a Bari.
Tali gravi ed ignobili congetture, proposte in maniera totalmente apodittica e senza alcun opportuno distinguo, offendono in primis quelli stessi volontari che quotidianamente si impegnano nel portare soccorso alla popolazione sia nel campo dell’emergenza-urgenza sanitaria sia nelle attività di Protezione Civile e, più in generale, nell’alleviare le quotidiane sofferenze delle fasce più deboli della popolazione.
Ritenere tutti costoro come appartenenti ad un mondo losco se non addirittura correo di ambienti criminali è assolutamente falso e inaccettabile!
Seppur evidente quanto le Reti nazionali del Terzo Settore si spendano da tempo per garantire che le associazioni di volontariato basino il proprio operato sulla chiarezza e sulla trasparenza per assicurare un buon livello di welfare e, contemporaneamente, la cittadinanza attiva nei rispettivi territori (in questi proprio le Reti Nazionali sono in audizione alla Camera dei Deputati per la discussione sui decreti attuativi al Codice del Terzo Settore!), è altrettanto evidente come la politica regionale pugliese stia tentando di ottenere consenso su un suo precipuo obiettivo di governo utilizzando però una metodologia di bassissimo profilo con cui sta tentando strumentalmente di demolire forse l’ultimo baluardo di efficienza in ambito sanitario, al netto dei necessari correttivi da noi stessi più volte proposti – non meritori di alcuna attenzione – e finalizzati ad elevare il livello di trasparenza gestionale.
Noi per primi pretendiamo che gli Enti preposti, Regione in primis, individuino le eventuali Associazioni fasulle affinché vengano estromesse da ogni e qualsivoglia rapporto collaborativo con la Pubblica Amministrazione. La si smetta però con roboanti e distruttivi proclami!
La misura è ormai colma!
Siamo consapevoli dei disagi che conseguiranno dalla decisione collegialmente assunta e qui rappresentata ed in virtù della sua portata si è altresì deciso di evitare imbarazzi decisionali agli amici volontari della Croce Rossa Italiana – consapevoli del loro particolarissimo status giuridico – ma che, se pur presteranno la dovuta assistenza sanitaria all’evento, sottoscrivono la presente condividendone i contenuti anche in virtù del percorso unitario già avviato, finalizzato a sostenere e diffondere i principi fondanti dell’azione volontaristica.
Agli Enti in indirizzo si chiede di attivare per la giornata di venerdì 6 luglio 2018 un tavolo tecnico-istituzionale a cui dovranno prendere parte i rappresentanti delle Organizzazioni che sottoscrivono la presente.
A Sua Santità Papa Francesco ed a tutti i rappresentanti delle Istituzioni estranei alla vicenda, giungano le nostre più sincere scuse nella speranza che sapranno tutti comprendere le motivazioni di tale sofferta decisione.
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