Non profit
Baretta: Slot? Disponibile a ragionare sul divieto totale di pubblicità
«Ma il nodo è l'Europa», spiega il sottosegretario che oggi ha incontrato il movimento No Slot illustrando i contenuti della bozza del decreto che sarà, forse, portato al Consiglio dei ministri del 20 febbraio
di Marco Dotti
Un incontro di oltre un'ora con il sottosegretario all'economia Baretta che ha illustrato i contenuti fondamentali del decreto che probabilmente il prossimo 20 febbraio sarà portato in Consiglio dei ministri ha offerto l'occasione all'Associazione Movimento no slot per ribadire quanto già espresso nella lettera al Sottosegretario e per consegnare il comunicato diramato nei giorni scorsi (vedi nelle correlate) insieme a SlotMob, Senza Slot, e, soprattutto, per fare il punto sulla prevista normativa di riordino del settore dei giochi prevista nel decreto previsto dalla Delega fiscale con il sottosegretario che ha la competenza sulla delega fiscale si appresta a presentare sul tavolo del consiglio dei ministri una riforma che, se approvata, cambierà radicalmente il sistema del gioco pubblico in Italia.
Sul tema del divieto di pubblicità del gioco d'azzardo – oggetto dell'articolo 14 della legge Delega fiscale e punto qualificante della piattaforma del Movimento no slot – il sottosegretario si è detto più che disponibile al confronto e al lavoro con le associazioni. Nulla in contrario nel forzare per il divieto, come per fumo e alcool. Resta però il nodo-Europa. In sede europea, infatti, ha ricordato Baretta, non sembra ancora esserci la stessa sensibilità su questo problema. Ma la questione è aperta.
Come aperta rimane su molti altri punti: la tassazione che si concentrerà sul ricavo netto, rapporto tra normativa nazionale e regolamentazioni locali, le regole più stringenti riguardo le slot e la loro dislocazione che porterà ad una diminuzione di circa 100mila macchinette. Proprio per questo, il sottosegretario ha invitato a presentare considerazioni, appunti, proposte al Movimento no slot così come ad altre Associazioni, come il Movimento ha invitato a fare.
«Un incontro serio e positivo», ha commentato il presidente dell'Associazione Riccardo Bonacina, «Dopo 10 anni di Far west che ha portato ad un'offerta di giochi esagerata ed esasperata e a una loro pubblicizzazione senza regole e ovunque generando costi sociali altissimi di cui solo ora emergono i segni più visibili, siamo di fronte a un disegno profondo, anche se ancora discutibile, di razionalizzazione ed anche di contrasto del fenomeno. In attesa di conoscere il testo si è ribadito l'importanza del dibieto assoluto di pubblicità dei giochi con vincite in denaro e l'imporatnza di salvaguardare quanto fatto in questi anni dgli Enti locali».
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