Welfare

Barbieri: «No a fine legislatura disattenta al sociale»

Rischiano di cadere emendamenti alla legge di stabilità, come il finanziamento al fondo per la non autosufficienza. All'appello si unisce anche Pagliuca, presidente nazionale Unitalsi

di Antonietta Nembri

Arriva da Fish onlus, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap l’appello perché la chiusura della legislatura sia nel segno di un impegno per il sociale. «Facciamo appello ai senatori affinché questa Legislatura non si concluda nel segno della disattenzione al sociale», sottolinea Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap. «Uno sforzo in più per mettere in sicurezza la quotidianità di milioni di persone non può essere evitato».

Il fatto è che nelle ultime frenetiche ore si sta profilando una pessima prospettiva per le persone con disabilità: al Senato anche il barlume di interventi correttivi della Legge di Stabilità si sta spegnendo. Il Senato, infatti, potrebbe rinunciare a presentare emendamenti per accelerare l’approvazione della legge.
Ciò significa che andranno perse definitivamente alcune opportunità ritenute essenziali dalle organizzazioni delle persone con disabilità e del Terzo settore, istanze ribadite e ripetute con forza negli ultimi mesi.

In questa ipotesi – sottolinea una nota della Fish –  saltano gli emendamenti che prevedono un aumento degli stanziamenti per il Fondo per le politiche sociali, oramai ridotto ad un finanziamento poco più che simbolico.
Rimangono le riduzioni del 10% di tutti i contratti e convenzioni in sanità, anche quelli che riguardano la riabilitazione delle persone con grave disabilità, con effetti che saranno davvero severi per chi sta peggio.
E cade anche il finanziamento aggiuntivo al Fondo per la non autosufficienza su cui le persone con SLA hanno condotto una coraggiosa battaglia ottenendo promesse dal Governo.
Rimane invece ferma la disposizione che impone altri 450mila controlli sulle persone con invalidità che si aggiungono agli 800mila già attuati, con risultati risibili e con spese enormi, negli ultimi 4 anni.

All’appello di Barbieri si affianca anche quello del presidente nazionale Unitalsi, Salvatore Pagliuca che ha lanciato un appello affinché «la fine anticipata della legislatura non lasci cadere in un nebuloso oblìo i sacrosanti diritti delle persone più deboli, dei malati, delle persone con disabilità e delle loro famiglie». Pagliuca  ha rimarcato il «concreto rischio che la fine anticipata delle attività legislative dell’attuale esecutivo finisca per interrompere l’arduo percorso normativo contenente provvedimenti a favore delle fasce sociali più deboli, a cominciare da un aumento dei fondi destinati alle politiche sociali che, allo stato attuale, risultano insufficienti e non degni di un paese evoluto»  

«La diversità è ricchezza – ha ribadito Pagliuca – e il nostro Paese, pertanto, ha l’obbligo morale di tutelare questo patrimonio di umanità che, sebbene avvinto a realtà di disagio e di sofferenza, conserva intatto il profumo della dignità, cui ciascuno deve il massimo rispetto. A cominciare da chi siede in Parlamento».
 


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