Sostenibilità

Bankitalia: Fazio indagato. Le reazioni

Antonio Fazio, e' stato indagato per favoreggiamento reale nel delitto di truffa aggravata e continuata per il collocamento di presunti prodotti ingannevoli emessi dalla Banca 121

di Redazione

Un ”atto dovuto” per la Banca d’ Italia; una decisione che ”conforta” le associazioni dei consumatori; e in mezzo il mondo politico che chiede di ”fare chiarezza con sollecitudine” sulla vicenda. Sono le reazioni a caldo alla notizia che il governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, e’ stato indagato per favoreggiamento reale nel delitto di truffa aggravata e continuata per il collocamento di presunti prodotti ingannevoli emessi dalla ex Banca 121.

Le reazioni di BAnkitalia
Da Palazzo Koch viene ribadita l’ ”assoluta linearita’ e correttezza dei comportamenti dell’istituto” sulla vicenda dei prodotti finanziari venduti dalla Banca 121. L’iscrizione nel registro degli indagati, fanno presente da via Nazionale, ”non puo’ che essere un atto dovuto in quanto la Banca d’Italia, sia pure infondatamente e’ stata chiamata in causa in una denuncia di clienti dell’ex Banca 121”.

La procura di Trani
Anche per la Procura di Trani l’iscrizione del governatore Fazio nel registro degli indagati ”e’ un atto dovuto”, compiuto in base alla presentazione dell’ ennesimo esposto-querela presentato dall’ avv. Gaetano Scamarcio che nei mesi scorsi aveva gia’ prodotto sulla vicenda quattro memorie al pm inquirente, Antonio Savasta.

Le reazioni dei consumatori
”Noi naturalmente abbiamo fatto moltissime denunce alla magistratura ipotizzando anche l’omessa vigilanza di Bankitalia”, ricorda Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef commentando la notizia. ”Finora – afferma – la magistratura piu’ attenta, come quella di Brescia che ha indagato su Bipop-Carire si e’ fermata davanti al muro di gomma di Bankitalia ritenendola invalicabile, al di sopra delle leggi e dei regolamenti. Ora la procura di Trani ritiene di superare questo muro di gomma. Noi confidiamo nella giustizia e che Fazio possa dimostrare la sua estraneita’ a fatti di grande rilevanza che hanno avuto come effetto il vanificarsi per molti dei risparmi di tutta una vita”.

Le reazioni dei politici
Unanime la presa di posizione di numerosi esponenti politici che invitano ”con sollecitudine” a chiarire la vicenda. Se il numero due della Lega, Roberto Calderoli, dice di ”non voler sparare sulla Croce Rossa” e il vicecapogruppo alla Camera della Lega, Federico Bricolo invita il governatore a dimettersi (”Quello che pensavo di Fazio non cambia certo con questa notizia”), per il centrista Ivo Tarolli (Udc) ”e’ importante che le indagini vengano svolte con sollecitudine per chiarire la situazione” per evitare che gli effetti dell’indagine possano ricadere sul sistema creditizio nel suo complesso”. ”Dio ci scampi e liberi dalle iniziative delle procure di provincia”, e’ il commento a caldo del ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, che parla di ”classico esempio che purtroppo si e’ ripetuto piu’ volte in Italia negli ultimi dieci anni, di come una procura possa mettere in crisi istituzioni o colpire uomini come il governatore della Banca d’Italia, partendo in maniera assolutamente autonoma, senza che ci sia nessuna verifica a livello nazionale, nessun tipo di approfondimento, o comunque che iniziative cosi’ delicate possano essere vagliate con la dovuta attenzione”. Per il presidente della commissione Finanze del Senato, Riccardo Pedrizzi (An), dichiara ”fiducia” nell’operato della magistratura, ma la invita anche ”a chiudere presto le indagini per evitare danni irreparabili al sistema Paese”. Anche per Pedrizzi ”si tratta di un atto dovuto”, anche se sottolinea come ”di certo i magistrati saranno ben consapevoli di quanto profonde siano le implicazioni di questo loro provvedimento e di quale sia la portata delle sue ripercussioni sul sistema finanziario, la fiducia e la credibilita’ nell’Italia. Non abbiamo dubbi, percio’, che i tempi dell’inchiesta avranno ben presente questa importantissima esigenza”. Antonio Di Pietro invita a ”non drammatizzare” la vicenda: ”Prendiamo gli avvisi di garanzia per quello che sono in realta’ – ha detto il leader dell’Italia dei Valori – ossia l’ avviso che si sta indagando su di una persona e che tutte le persone sono uguali davanti alla legge, Governatore della Banca d’Italia compreso. Da cittadino e da politico – ha aggiunto l’ex pm – l’unica cosa che mi auguro e’ che si s`ppia la verita’ al piu’ presto in modo da prendere le opportune contromisure rispetto a metodi e comportamenti che hanno portato alla perdita’ di risparmio da parte di molti cittadini”. Per Roberto Pinza, del Dipartimento economico della Margherita, ”nessuno deve trarre elementi di colpevolezza, ne’ tanto meno conclusioni politiche per il solo fatto che c’e’ un’inchiesta”. Sempre dalla Margherita, per Enrico Letta ”e’ necessario adottare un atteggiamento improntato alle massima prudenza nei confronti di quanto sta accadendo. In questo caso, come in tutti gli altri, per noi e’ scontata la fiducia nell’operato della magistratura, e c’e’ da augurarsi che la conclusione della vicenda sia la piu’ rapida e positiva possibile”.

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