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Bando “Re-Start Up”: ancora venti giorni per partecipare

Scade il 15 luglio l'iniziativa di Anmil e Irfa per sostenere l’imprenditorialità delle persone con disabilità

di Redazione

Mancano poco più di 20 giorni per presentare le domande di partecipazione al bando “Re-Start up” promosso da Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) e Irfa (l’ente istituito dall’Anmil per la formazione delle vittime del lavoro) per sostenere l’imprenditorialità delle persone con disabilità finalizzate a promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani; ricercare forme innovative di progettazione, produzione, distribuzione e fruizione di beni, ispirate e caratterizzate dall’applicazione dei principi del Design for all, tecnologie digitali e, in particolare, dall’utilizzo di stampanti 3D.

«Le attuali criticità che caratterizzano il mercato del lavoro non favoriscono di certo chi è in cerca di occupazione, tanto più se disabile», dichiara Franco Bettoni, Presidente nazionale Anmil. «Per questo ritieniamo che l’autoimprenditorialità, quando validamente sostenuta, possa creare nuove e importanti opportunità di accesso al mondo del lavoro. Ma è basilare accompagnare ogni iniziativa con una adeguata attività di formazione che dia alla persona le basi necessarie per affrontare e portare a termine un percorso di inserimento e di auto-occupazione».

In quest’ottica, Irfa, in collaborazione con E-olo Srl (società attiva nei settori della formazione e consulenza organizzativa), attraverso il Progetto “Re-Start Up” aiuterà le categorie svantaggiate ad essere protagoniste del cambiamento e dell’innovazione.

Secondo i dati relativi al biennio 2012/2013 tratti dalla Relazione al Parlamento sull’attuazione della legge 68/1999 sul collocamento mirato, anche quando i posti ci sono e sono disponibili, i disabili continuano a non essere assunti. Infatti, nel nostro Paese, fra pubblico e privato, al 31 dicembre del 2013 risultavano 186.219 i posti di lavoro riservati a soggetti con disabilità, dei quali ben 41.238 scoperti: in pratica il 22%, ovvero quasi uno su quattro. Oltre 26mila, su 117mila complessivi, sono nel settore privato, mentre su 76mila posti riservati, poco meno di 13mila sono nel pubblico. Alla fine del 2013, gli iscritti agli elenchi unici provinciali del collocamento obbligatorio sono scesi a 676mila ma, di fronte a questa potenziale platea di lavoratori, gli avviamenti al lavoro sono stati davvero limitati: poco più di 19mila nel 2012 e ancora meno, 18.295, nel corso del 2013. In pratica, nel 2013, ogni quattro nuovi disabili che si iscrivono alla lista del collocamento obbligatorio, solamente uno trova effettivamente lavoro. «A fronte di questi numeri che dimostrano l’inefficacia della normativa», commenta il Presidente dell’Anmil, la nostra Associazione che da oltre 70 anni si occupa della tutela degli infortunati sul lavoro ed ha oltre 400mila iscritti, non può rimanere indifferente e poiché ci teniamo a non sederci dalla parte di chi ama solo criticare, diamo vita a progetti come Re-Start up».

Al Bando possono partecipare le vittime di infortuni sul lavoro; le vittime indirette (vedove/i e orfani) e tutti i disabili appartenenti alle categorie protette di cui alla Legge 68/99. Le domande dovranno pervenire entro le ore 18.00 del 15 luglio 2015, esclusivamente a mezzo posta elettronica all’indirizzo: restartup@irfa.anmil.it riportando nell’oggetto del messaggio la dicitura “BANDO IRFA RE–START UP”.

Saranno fino ad un massimo di 20 i progetti che, ad insindacabile giudizio di una commissione di esperti, potranno essere approvati e sostenuti e i contributi previsti dal Bando verranno erogati a fondo perduto per un importo pari a 16mila euro complessivi, sotto forma di servizi utili per dare avvio alla start-up, ovvero mediante un percorso formativo di 40 ore teoriche e 80 di affiancamento con tutor, con consulenza e assistenza organizzativa e fiscale per la durata di un anno.

Per l’assistenza alla partecipazione al Bando è possibile contattare la Direzione nazionale dell’Irfa ai numeri 06.54196280 e 06.54602554 (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13), oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica restartup@irfa.anmil.it

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