Formazione

Banco Alimentare: il cibo non basta pi

Il 27 novembre giornata della Colletta alimentare. Le mense dei poveri dipendono quasi esclusivamente dal Banco Alimentare

di Sara De Carli

Sabato 27 novembre i volontari del Banco Alimentare presidierannno i supermercati italiani per la ormai tradizionale giornata della colletta alimentare. Ma il bilancio tracciato per Repubblica da Marco Lucchini, direttore genrale della onlus, è piuttosto preoccupante: “I nuovi poveri aumentano, e il cibo a disposizione non cresce in maniera proporzionale e le organizzazioni di carità ormai di trovano a dipendere quasi soltanto dalle nostre donazioni”. Quest’anno le persone che hanno ricevuto un pasto quotidiano grazie al Banco Alimentare sono state 1milione 217mila, 50mila in più rispetto allo scorso anno. Praticamente la metà dei poveri italiani, secondo le ultime stime Istat. Il problema vero, evidenzia Lucchini, è che ormai le mense delle varie organizzazioni caritative, dalla Caritas alla San Vincenzo, alle opere parrocchiali, vivono quasi esclusivamente grazie al cibo passato dal Banco Alimentare. Prezzi più alti e donazioni più basse: comprare alimenti da mettere in tavola per le mense dei poveri è diventato un lusso quasi impensabile. Ben vengano quindi tutte le donazioni che le singole famiglie vorranno fare sabato 27 novembre, e le nuove strade tentate dal Banco Alimentare: ritirare i pasti calid non consumati nelle mense aziendali e scolastiche.


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