Economia

Banche e risparmiatori, la crisi infinita

Il punto cruciale del provvedimento salva risparmiatori incluso nella legge di stabilità rimane l'istituzione di un procedimento arbitrale che valuti caso per caso la situazione degli obbligazionisti subordinati coinvolti nel crack Etruria

di Monica Straniero

Il punto cruciale del provvedimento salva risparmiatori incluso nella legge di stabilità rimane l'istituzione di un procedimento arbitrale che valuti caso per caso la situazione degli obbligazionisti subordinati coinvolti nel salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti. Quello che si sta cercando di fare è "escogitare" un meccanismo che non rappresenti un rimborso diretto ai risparmiatori, che possa essere bloccato dalla Commissione Europea perché in contrasto con la normativa sugli aiuti di stato", ha più volte ribadito il Presidente dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone. In altre parole, gli obbligazionisti delle quattro vecchie banche andate in default potrebbero essere risarciti una volta che la commissione arbitrale abbia accertato la responsabilità di chi ha collocato i bond: vale a dire la violazione degli obblighi previsti dalla Mifid. Il complesso delle norme europee che regolano i rapporti tra intermediari e clienti, in vigore dal 2007, impone infatti agli intermediari l’obbligo di agire in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi del cliente. Che ha a sua volta è tenuto a fornire alla banca informazioni dettagliate sulla sua conoscenza ed esperienza in materia di investimenti, la sua situazione finanziaria e gli obiettivi di investimento.

L'obiettivo dichiarato è rimborsare subito i 10.350 piccoli risparmiatori che di fatto sono stati ingannati dalla banca. Sarà un organismo imparziale a fornire le valutazioni sulla singola situazione di chi ha investito meno di 100mila euro pari a più del 50% del suo patrimonio, e ha perso tutto o quasi con il decreto salva-banche. Com'è stato autorevolmente chiarito la garanzia dell'imparzialità arbitrale è più complessa ed articolata rispetto a quale giudiziale. La strada della procedura arbitrale viene indicata come quella più percorribile se si vogliono evitare i templi biblici dell'azione civile, ma c'è il rischio che una valanga di ricorsi sommerga la Corte Costituzionale per violazione del principio dell'uguaglianza di trattamento. Senza dimenticare che la Mifid, in alcuni casi ha amplificato i problemi, in particolare per quel che rigurda il profilo del risparmiatore.

Così mentre le associazioni dei consumatori continuano a manifestare le loro perplessità sulle modalità di accesso al Fondo di solidarietà e di funzionamento della procedura arbitrale, il Comitato Difesa Risparmiatori Banca Etruria di Pizzoli ha inviato una lettera alle istituzioni e alle forze politiche. Gli obbligazionisti del piccolo borgo abruzzese che si sono trovati sul lastrico a causa del crack della banca, chiedono che, "fermo restando la necessità di dare priorità alle fasce più deboli", tutti i risparmiatori siano risarciti, fino all’ultimo euro. E propongono, nel caso il Fondo di solidarietà non fosse sufficiente a rimborsare la restante parte dei risparmiatori, una soluzione alternativa: la good bank, nata sulle ceneri di Banca Etruria, potrebbe emettere nuove obbligazioni, pari al valore nominale di quelle andate in fumo, da offrire gratuitamente ai vecchi obbligazionisti. "Per la copertura di tali emissioni si potrebbero utilizzare le eccedenze e/o le plusvalenze derivanti dalla cessione dei crediti".

E se a livello europeo, è in corso un'accesa polemica sull'introduzione della garanzia europea dei depositi che porterebbe, secondo i suoi detrattori, alla mutualizzazione dei rischi e delle perdite delle crisi bancaria tra gli Stati membri, il comitato di Pizzoli propone una via d'uscita per proteggere i risparmi futuri. La creazione di un fondo che dal 2017 e per un decennio venga alimentato dal sistema bancario nazionale. "In tal modo non vi sarebbe nessun obbligo di legge, nessun aiuto di stato, nessuna somma a carico della collettività, ma solo un’azione di moral suasion della politica ed un atto di responsabilità da parte del sistema bancario".

Intanto dal sistema bancario arriva un segnale positivo. L'Abi, l'associazione bancaria italiana, in collaborazione con dodici associazioni dei consumatori, ha appena pubblicato una guida per far conoscere a clienti e risparmiatori i principali cambiamenti introdotti dalle nuove regole europee sulle crisi bancarie, in vigore in Italia dal primo gennaio Perché in tempi di bail in, cioè del salvataggio interno delle banche, la consapevolezza è ancora più necessaria se si vuole evitare di perdere i propri risparmi.

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