Economia

Banche: arrivano a quota 26% gli sportelli delle Popolari

La quota di mercato del comparto è in crescita anche per gli impieghi, il 24,8% del totale

di Redazione

L?Associazione Nazionale fra le Banche Popolari ha inviato alle proprie associate il documento annuale ?Lineamenti e Prospettive dell?Economia Italiana?, elaborato dal proprio Ufficio Studi.
Limitando l?analisi all?andamento del Credito Popolare, il documento evidenzia anzitutto che il 2007 è stato un anno particolarmente importante per ciò che concerne gli assetti strutturali. Sono state, infatti, concluse tre operazioni di consolidamento di assoluto rilievo (Banco Popolare, UBI, Vento Banca-Popolare Intra). La quota di mercato del comparto, con riferimento agli sportelli bancari, è cresciuta, pertanto, dal 24,1% al 26,6%, negli ultimi dodici mesi, mentre l?incidenza sul totale degli impieghi e della provvista è aumentata, rispettivamente, al 22,6% e al 24,8% circa. Al netto degli effetti delle operazioni di consolidamento, i crediti della Categoria sono aumentati di quasi il 13,5%, con una crescita omogenea e diffusa in tutte le aree territoriali. Decisamente contenuta la dinamica delle sofferenze lorde il cui incremento medio non supera il 2,8%. Di tutto rilievo è stata, infine, l?espansione della provvista, che ha guadagnato vivacità in corso d?anno, seguendo incrementi intorno al 14%.
Le Banche Popolari hanno mostrato, anche nel 2007, livelli dei tassi di interesse di norma più vantaggiosi per la clientela, rispetto alla media del sistema bancario. In particolare, il tasso sui depositi in conto corrente è aumentato di mezzo punto percentuale, portando il rendimento all?1,77%. Dal lato dell?attivo il tasso sui prestiti ad imprese di importo inferiore al milione di euro, ha segnato un valore medio annuo pari al 5,21%, mentre il TAEG applicato alle famiglie per l?acquisto di abitazioni si è commisurato al 5,48%.
Le stime relative alla redditività delle Banche Popolari, prospettano un 2007 decisamente positivo: +10% il ritmo di espansione del margine di interesse; +7,7% la crescita del margine di intermediazione; +1,5 % la variazione attesa dei costi operativi e +16 % la crescita del risultato di gestione.


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