Economia

Banca Prossima, la prima B-corp del credito

L'annuncio dato a Milano dall'amministratore delegato Marco Morganti: «Da oggi in poi lavoreremo ancora meglio per costruire ponti tra i nostri 60.000 clienti non profit e ogni forma responsabile di impresa in Italia e nel mondo»

di Redazione

L’annuncio è arrivato ieri nel corso del convegno che si è svolto a Milano “The Founding B Corps”: Banca Prossima, la banca del gruppo Intesa Sanpaolo, rivolta alle imprese sociali e alle comunità dopo aver a inizio anno acquisito ex lege la qualifica di società benefit da ieri è diventata anche una benefit corporations avendo superato gli 80 punti previsti dalla certificazione di B-Lab, l’organizzazione nonprofit fondata negli Usa nel 2006, che certifica e classifica le migliori aziende del mondo, non in termini di profitto ma di benefici generati per la società.

La valutazione di B Lab si basa su quattro aree: la governance, la comunità, le persone e l’ambiente. Le aziende devono ripetere l’assessment ogni due anni e l’algoritmo che elabora i punteggi viene reso più severo man mano che le società innalzano i loro standard. Nel mondo, le Benefit Corporation sono 1.961 e si trovano in 42 diversi paesi. Banca Prossima, è la prima azienda certificata nel settore del credito.

solo il 50% dei profitti che realizza Banca Prossima, la cui attività è naturalmente e genuinamente orientata al business, sono destinati agli azionisti, mentre l’altra metà finisce per alimentare un fondo di garanzia a copertura dei crediti rivolti ai soggetti “normalmente” non bancabili

«Due anni fa abbiamo modificato il nostro statuto aggiungendo ai clienti naturali di Banca Prossima (associazioni, cooperative, fondazioni e opere sociali) anche qualunque soggetto che favorisca lo sviluppo di economia civile. Era un’apertura anticipata alle nuove forme di capitalismo che si pongono come protagoniste sulla scena mondiale. Come B Corp lavoreremo ancora meglio per costruire ponti tra i nostri 60.000 clienti nonprofit e ogni forma responsabile di impresa In Italia e nel mondo», spiega Marco Morganti che dell’istituto del gruppo Intesa Sanpaolo è l’amministratore delegato.

Morganti, salito sul palco milanese insieme a Mauro De Barba, il senatore del partito democratico, padre della norma sulle società benefit, ha spiegato come «questo passaggio completi un percorso che abbiamo intrapreso fin da nove anni fa per rendere la nostra banca una realtà che realizzi a pieno e nel concreto la cittadinanza attiva delle imprese». Morganti ha poi avuto modo di ricordare come «solo il 50% dei profitti che realizza Banca Prossima, la cui attività è naturalmente e genuinamente orientata al business, sono destinati agli azionisti, mentre l’altra metà finisce per alimentare un fondo di garanzia a copertura dei crediti rivolti ai soggetti “normalmente” non bancabili».

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