Welfare

Banca, pasticceria ed educazione finanziaria si incontrano nel segno di Iginio Massari

A Milano, presso una centralissima filiale di Intesa Sanpaolo (Piazza Diaz), il maestro pasticcere, presidente onorario de L’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani (AMPI) e membro dell’associazione “Relais Dessert”, che raggruppa i migliori pasticceri del mondo, ha aperto il suo laboratorio milanese

di Marco Marcocci

In ambito europeo la relazione potrebbe essere quella tra una meringa con panna ed un bonifico SEPA, fuori dall’Europa quella tra una cheesecake ai mirtilli ed un currency swap. Potremmo continuare all’infinito (forse) e (magari) divertirci a trovare correlazioni tra dolci e prodotti e servizi bancari, ma la domanda che sorge spontanea è: che cosa c’entra la pasticceria con la banca?

La risposta, scontata e sacrosanta, al quesito è che la banca è necessaria per ottenere il finanziamento indispensabile per avviare l’attività commerciale di pasticceria.

In realtà, da qualche giorno, è possibile rispondere in una maniera differente: la pasticceria si trova dentro la banca. Certo, non che possiamo chiedere al cassiere della nostra agenzia un bignè alla crema insieme alla negoziazione di un assegno, ma qualcosa di simile è avvenuta.


A Milano, presso una centralissima filiale di Intesa Sanpaolo (Piazza Diaz), Iginio Massari, presidente onorario de L’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani (AMPI) e membro dell’associazione “Relais Dessert”, che raggruppa i migliori pasticceri del mondo, ha aperto il suo laboratorio milanese.

La pasticceria è aperta tutti giorni della settimana, ha un ingresso indipendente dalla filiale della banca alla quale, comunque, si può accedere direttamente dalla pasticceria.

Si tratta di una vera e propria boutique di circa 120 mq, arredata con uno stile moderno e raffinato, con vetrine a vista così da permettere ai passanti ed ai correntisti di Intesa Sanpaolo di vedere i pasticceri all’opera.

Il connubio banca e pasticceria per i vertici dell’istituto di credito “rappresenta una nuova esperienza di stile e gusto” e conferma ancora una volta come la relazione con i clienti sia fondamentale e debba essere arricchita e positivamente contaminata.

Dopo aver fondato nel 1971 la pluripremiata Pasticceria Veneto a Brescia, Massari affronta questa nuova e particolare sfida con la filosofia di sempre, quella che lo ha portato a successi mondiali e lo ha reso famoso anche in numerose trasmissioni televisive.

Appare chiaro che le banche si vanno evolvendo verso nuovi orizzonti e, a quanto pare, le pasticcerie pure e la cosa è da cogliere positivamente per tanti motivi.

Proviamo ad immaginare, ad esempio, una linea di mignon del maestro Massari ispirata al catalogo dell’offerta di un istituto di credito. Ogni dolce avrà il nome di un prodotto o servizio bancario e, insieme alla descrizione degli ingredienti utilizzati per realizzarlo, viene riportata anche una sintetica descrizione del prodotto bancario dal quale ha preso il nome.

Nella pasticceria della banca potrebbe esserci la torta multicurrency simile alla millefoglie, quella a tasso fisso (cioccolato) o variabile (crema), la cheese-check cioè la cheesecake a forma di assegno, i BONDoloni fritti ed al forno, eccetera… eccetera…

Insomma, la corrispondenza biunivoca banca/pasticceria erogherebbe un’educazione finanziaria dolce ed appetibile.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.