Famiglia

Banca Mps: il “dividendo sociale” vale 3 miliardi

L'istituto di credito senese ha presentato oggi il bilancio sociale del gruppo

di Redazione

Oltre tre miliardi di euro di ricchezza. E? questo il valore aggiunto per tutti gli stakeholder generato nel 2006 dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena. È quanto emerge dal Bilancio sulla responsabilità sociale dell?istituto, presentato oggi a Roma dal presidente Giuseppe Mussari e dal direttore generale Antonio Vigni.

Un risultato di enorme successo, frutto delle linee di convergenza tra Piano Industriale di Gruppo 2006-2009 e Piano di responsabilità sociale che prevede la valorizzazione del cliente come portatore di esigenze e bisogni in un ottica di crescita sostenibile dell?azienda, obiettivo che fa leva soprattutto sulla risorsa umana interpretata come valore e fattore di investimento. Ne è prova la politica di formazione (con una media di 4,3 giornate di formazione per dipendente all?anno) e responsabilizzazione dei dipendenti, l?ottimizzazione dei quali ha determinato la diminuzione dell?età media (a 41 anni). Una oculata politica di pari opportunità che ha portato al 41,8% il personale femminile impiegato e migliorato il rapporto back office-front office del 23% a tutto vantaggio dei servizi offerti alla clientela.

Gli interventi pianificati dal Gruppo Mps sono infatti incentrati principalmente in tre settori: la relazione con i clienti, l?inclusione finanziaria dei soggetti in difficoltà e l?ambiente. Inoltre vanno considerati gli oltre 38 milioni di euro che il Gruppo bancario ha erogato in sponsorizzazioni ed elargizioni alle comunità di riferimento per scopi sociali nel corso del 2006. In accordo con le linee guida del Piano, il Gruppo Mps, per il secondo anno consecutivo, ha condotto un?indagine estesa di customer satisfaction presso la clientela retail, con risultati che confermano la positività dell?azione del Gruppo bancario, finalizzata a migliorare la qualità dei servizi, sviluppando relazioni efficaci e durature. L?indagine mostra un quadro più che buono: i reclami sono diminuiti in un anno del 23%, ed il 75% dei clienti si dichiara soddisfatto del proprio rapporto con la Banca. Soddisfazione che si traduce in un tasso di retention di oltre il 93%.

Questi risultati sono il frutto della politica di centralità del cliente attuata anche grazie a Consumer Lab: un accordo con 15 delle principali associazioni dei consumatori per migliorare la trasparenza ed il dialogo con la clientela, che Banca Mps ha rinnovato per altri due anni. Il rapporto con i consumatori non si limita alla clientela tradizionale, ma riguarda anche quei soggetti – precari, giovani coppie, immigrati ed anziani – che hanno difficoltà ad accedere ai canali standard del credito. Per loro sono stati creati prodotti dedicati che hanno portato, ad esempio, il Gruppo Mps ad essere al secondo posto in Italia per i servizi agli immigrati (116mila conti e 35mila mutui). Numeri rilevanti anche sul fronte ambientale, come i 130 milioni di finanziamenti per le energie rinnovabili ed il 94% dell?elettricità acquistata da fonti pulite come l?eolico ed il solare.

Numeri che hanno permesso a BMps di essere l?unica banca italiana inserita nell?FTSE4Good Environmental Leaders Europe 40, il nuovo indice di sosteniblilità  redatto dal Financial Times e dal London Stock Exchange che include le quaranta società europee con le migliori politiche di gestione delle opportunità e dei rischi ambientali.

Un successo che BMps ha raggiunto grazie ad interventi diretti e ad innovazione di prodotto soprattutto nel settore dell?eolico, dove la Banca ha stanziato 76 milioni per la realizzazione di parchi eolici in Toscana, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata, e nel fotovoltaico, in cui il finanziamento ?Welcome energy? dedicato ad aziende e privati è il prodotto di punta. L?attenzione alle problematiche ambientali è dimostrata anche dalla gestione della carta, il cui consumo giornaliero è sceso a 48 fogli di media (rispetto ai 52 dello scorso anno) per dipendente, permettendo così di salvare in un anno tanti alberi quanti ne starebbero in un bosco della grandezza di cinque campi di calcio, e dal progetto Ecoprint per la rigenerazione ed il riciclaggio delle cartucce di toner. Negli ultimi tre anni, grazie alla politica di risparmio energetico, il Gruppo Mps ha evitato l?emissione di 20mila tonnellate di CO2, pari al quantitativo annuo generato da una centrale termoelettrica per la fornitura di elettricità ad una città come Siena (50mila abitanti).

Tra i prossimi obiettivi, pianificati dall?agenda strategica 2007-2009 ci sono il codice di condotta a livello di Gruppo (che orienterà le strategie di crescita nel rispetto di principi etici) ed un articolato programma di engagement, ovvero l?ascolto delle esigenze della clientela, delle comunità di riferimento e di tutti i portatori di interesse.

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