Economia

Banca Intesa aderisce al Fondo per le imprese sociali

Lo farà attraverso Banca Prossima e Mediocredito italiano. II Fondo costituito su iniziativa del Governo ha una dotazione di 223 milioni di euro, di cui 200 milioni di euro per la concessione di finanziamenti agevolati e 23 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto

di Redazione

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha aderito alla Convenzione siglata il 28 luglio scorso tra il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana e la Cassa Depositi e Prestiti, che disciplina la concessione di finanziamenti agevolati per la nascita e lo sviluppo di imprese che operano nel mondo del non profit. Punto di forza per l’adesione alla Convenzione è stata la consolidata esperienza di Banca Prossima, la banca di Intesa Sanpaolo specializzata nel Terzo Settore, nell’elaborazione di un sistema di valutazione dei soggetti non profit per l’ammissione al credito. Mediocredito Italiano, la banca del Gruppo specializzata nel credito agevolato, ha aderito alla Convenzione per la concessione di finanziamenti a fronte di investimenti previsti nell’ambito delle agevolazioni alle imprese del Terzo Settore per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, a valere sul Fondo Rotativo per il Sostegno agli investimenti di Ricerca gestito da CDP.

Il Fondo ha una dotazione di 223 milioni di euro, di cui 200 milioni di euro per la concessione di finanziamenti agevolati e 23 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto. Per accedere all’agevolazione, le imprese del Terzo Settore devono aver ricevuto una valutazione positiva da una delle banche aderenti in merito alla sostenibilità economica finanziaria e all’impatto socio-ambientale del progetto.

La Banca sostiene i progetti delle imprese sociali, cooperative sociali e società cooperative onlus per importi compresi tra un minimo di 200.000 euro e un massimo di 10 milioni di euro. Il finanziamento bancario e il finanziamento agevolato sono regolati da un unico contratto, e finanziano un importo massimo dell’80% del progetto, di cui il 30% di finanziamento bancario, a tasso di mercato e il 70% di finanziamento agevolato al tasso fisso 0,50% annuo. La rimanente quota del 20% del progetto viene apportata dal richiedente con risorse proprie.

La convergenza di attività tra Banca Prossima e Mediocredito Italiano rappresenta una sinergia particolarmente virtuosa per la gestione delle domande di agevolazione alla convenzione. Banca Prossima è anche il soggetto catalizzatore delle richieste e deputato alla valutazione dell’impatto socio- ambientale dei progetti, Mediocredito Italiano, quale società specializzata del gruppo per il credito agevolato, gestisce i finanziamenti.

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