Economia

Banca Etica verso il rinnovo del CdA

Appuntamento a Terra Futura sabato 18 maggio per rinnovare il CdA, l'integrazione dei soci spagnoli, il sovrapprezzo delle azioni e la rotta per il futuro dell'istituto di credito interamente dedito alla finanza etica

di Redazione

Una location particolare è quella scelta da Banca Etica per l’assemblea generale dei suoi soci: Terra Futura alla Fortezza Da Basso di Firenze. All’interno dell’evento dedicato alle buone pratiche di sostenibilità, giunto quest’anno alla sua decima edizione, i soci di Banca Etica si ritroveranno sabato 18 maggio, alle ore 10 (Padiglione delle Nazioni) per rinnovare il Consiglio di Amministrazione della banca. I 13 componenti del CdA saranno scelti tra i 20 candidati espressione della società civile e dell’economia sociale italiana.
Per i soci di Banca Etica, l’assemblea è un momento emblematico di partecipazione e democrazia economica. Si tratta di un momento preparato a lungo dalle organizzazioni dei quasi 40mila soci di Banca Etica presenti su tutto il territorio nazionale.

Tra i punti all'ordine del giorno anche l'approvazione del bilancio che per la prima volta sarà integrato: il documento conterrà, oltre al Bilancio d'Esercizio e ai documenti previsti per legge, una Relazione degli Amministratori ancora più connotata, rispetto al passato, da una rendicontazione socioambientale e un set di indicatori socio-ambientali.

In particolare il Bilancio evidenzia, in controtendenza con quanto registrato dalla media del sistema bancario, che la raccolta di risparmio è cresciuta del +8% nel corso del 2012; e i crediti erogati sono cresciuti del +13,5%. Tutto questo ha potuto essere realizzato grazie all'aumento del capitale sociale aumentato del +22%, pari a 7,7 milioni di euro. Proprio la crescita del capitale continua a essere un elemento fondamentale per permettere a Banca Etica di continuare ad incrementare il sostegno finanziario a persone, organizzazioni e comunità.

L'assemblea sarà anche chiamata a votare la proposta di portare il sovrapprezzo a 5 euro per le azioni di nuova emissione: una proposta che vuole riconoscere ai soci l'impegno profuso nel dare solide fondamenta a una banca che in soli 14 anni ha saputo porsi come alternativa concreta nel mondo del credito, diventando il luogo di incontro tra risparmiatori responsabili ed esigenze finanziarie di imprese sociali attive nel campo ambientale, dell'integrazione, dell'inserimento lavorativo, della legalità, della cooperazione.
«La remunerazione del capitale sociale è sempre stato un tema al centro del dibattito e del confronto tra i soci della banca, un dibattito che oscilla tra l'esigenza di mantenere alto il livello “ideale” della partecipazione azionaria con la tutela del capitale sottoscritto dall'erosione dell'inflazione», spiega il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri. «La scelta di orientarsi verso questa forma di tutela del capitale, piuttosto che verso altre ipotesi di rendimento delle azioni in termini di dividendi, è coerente con un approccio mutualistico nella creazione di valore per la banca e per suoi soci».

Infine, tra le novità dell'Assemblea 2013 spicca anche la presenza di circa 400 soci spagnoli di Fiare – Fundación Inversión y Ahorro Responsable (Fondazione per l'investimento e il risparmio responsabile) insieme ai quali è in corso un ambizioso progetto per portare Banca Etica a operare anche in Spagna e dare così concretezza ad un nuovo percorso di finanza sostenibile e partecipata.
 

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