Credito

Banca Etica, una poltrona per due

Vi proponiamo un passaggio dell'ultima edizione della newsletter ProdurreBene del 27 gennaio. Focus sulla partita per la guida dell'istituto nato 25 anni fa che a maggio sceglierà il nuovo presidente che succederà ad Anna Fasano

di Giampaolo Cerri

Da 25 anni è Banca Etica è la banca della società civile italian. Ora, accade che il rinnovo dei vertici della realtà bancaria più prossima e più cara al Terzo settore italiano, assuma contorni polemici come mai ne aveva avuti. 

Da un paio di settimane, si è pubblicamente manifestata la candidatura alla presidenza in vista dell’assemblea che deve svolgersi nel prossimo maggio.

Con un campagna molto visibile, uno storico ex-direttore generale, Alessandro Messina, persona nota e apprezzata per una lunga militanza sociale (fra i fondatori della campagna Sbilanciamoci!), sostenuto da alcuni soci anche noti nei loro ambiti e quasi tutti della primissima ora, è sceso in campo con l’obiettivo di trovare, di qui alla fine di febbraio, una lista di candidati da presentare all’assemblea dei soci.

L’iniziativa si chiama ReStart, perché l’idea è che Banca Etica debba ripartire, appunto, per esempio aumentando gli impieghi nell’economia sociale come spiegano alcuni dei soci-supporter in un bel podcast che si ascolta qui. C’è ovviamente anche una bozza di programma.

In campo c’è già un’altra candidatura, apparentemente più “continuista” con la gestione attuale, e che punta per la nuova presidenza a un cooperatore di lunga esperienza, Aldo Soldi, già direttore di Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, con un programma anche qui già abbozzato. Un toscano della costa, piombinese, che dopo la laurea in Scienze politiche a Siena cominciò a lavorare nel cda della Coop La Proletaria, come si chiamava allora la Unicoop Tirreno, una delle più grandi del sistema Coop. 

Un confronto che vogliamo approfondire – non ci spiacciono le polemiche se costruttive – e portare all’attenzione dei lettori di VITA nelle prossime settimane.

Leggi la versione integrale di ProdurreBene del 27 gennaio.

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