Politica

Banca etica apre a Napoli Piccoli passi al Sud

Un ufficio di rappresentanza nel capoluogo campano e tante speranze. Parla il responsabile

di Redazione

Sì, purtroppo qui al Sud Banca Etica non ha avuto ancora i risultati di Padova, Brescia, Roma dove è il volano di uno sviluppo economico di tutto rispetto». Argemino Parente, 37 anni, di Benevento, ex commercialista, è ora responsabile operativo di Banca Etica per il Meridione. La sua constatazione non determina scoramento, anzi, fa innestare una marcia in più: Banca etica sta infatti per aprire a Napoli il primo ?ufficio di rappresentanza? per il Sud. «Non è ancora uno sportello», dichiara Parente, «quello è l?obiettivo verso cui lavoriamo. Questo ufficio di rappresentanza vuole essere un trampolino di lancio per far decollare anche nel nostro territorio la Banca etica, cercando di adottare l?atteggiamento culturale che ne è la base e che per ora è rimasto un po? estraneo al mondo partenopeo». Attivi in zona dal 1995, i promoter di Banca etica hanno raccolto a Napoli depositi per circa 775mila euro e iniziato a creare una rete con gli amministratori locali. Il raggio d?azione dell?ufficio di rappresentanza non si limita però al capoluogo partenopeo e alla Campania, ma abbraccia anche altre regioni del sud: «Hanno risposto abbastanza bene anche Bari e Reggio Calabria e una parte della Sicilia, ma, considerato il contesto in cui ci muoviamo, procediamo con attenzione cercando di lavorare soprattutto sul versante culturale». «Molta gente è ancora diffidente e deve prendere coscienza che c?è un modo diverso di fare credito», commenta Parente. «E questo si fa attraverso la comunicazione corretta, la visibilità. Siamo pronti a valutare ogni progetto sociale che ci viene presentato, ma bisogna ricordare che siamo pur sempre una banca, anche se il tasso con il quale concediamo i finanziamenti rimane inchiodato al 7,5%».


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