Politica

BANCA DEL SUD. Bcc: «Una sfida impegnativa»

Federcasse coinvolta nel progetto di Tremonti

di Maurizio Regosa

«È un riconoscimento importante, che sottolinea il ruolo di sviluppo del territorio svolto dalle Banche di Credito Cooperativo in Italia e, specificamente, nel Mezzogiorno. Al tempo stesso è una sfida impegnativa». Così il Presidente di Federcasse (l’associazione delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane) Alessandro Azzi, a commento della nota diffusa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e relativa al progetto di Banca del Mezzogiorno annunciato dal ministro Giulio Tremonti, che vede coinvolto il sistema delle Bcc sul territorio. «Si tratta di una iniziativa» – sottolinea Azzi – «che, stante la sua complessità, andrà comunque sviluppata in tutte le sue componenti, incidendo su un tema estremamente delicato come dimostra il dibattito, rilanciato nei giorni scorsi, sugli strumenti più adatti a sostenere realmente e concretamente la ripresa del Mezzogiorno». Una iniziativa, dice ancora Azzi, che Federcasse «sta valutando unitamente al Gruppo Bancario Iccrea, la componente imprenditoriale del sistema del Credito Cooperativo e che dovrà venire approfondita con la Banca d’Italia».

Nelle regioni meridionali il Credito Cooperativo è presente con 108 aziende ed oltre 600 sportelli. La raccolta diretta, nell’ultimo anno, è stata di 14,6 miliardi e gli impieghi si sono attestati a poco più di 10 miliardi, con una crescita dell’8,9 per cento. Il patrimonio delle Bcc del Sud, nell’insieme, ammonta a 2,2 miliardi. Il Credito Cooperativo, assicura Azzi, «farà, come ha sempre fatto, la propria parte per contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale dei territori dove opera. Nello specifico del Mezzogiorno, proseguendo nel solco di una tradizione e di un impegno che negli anni non è mai venuto meno e che – anzi – ha contribuito, anche in questa fase di crisi, a tutelare molte migliaia di famiglie e piccole e medie imprese». «Voglio ricordare» – conclude il presidente – «gli innumerevoli accordi locali per la messa a disposizione di plafond di finanziamenti per le pmi, le tante intese per il microcredito alle famiglie in collaborazione con le diocesi e quelle per anticipare la Cassa Integrazione Guadagni ai lavoratori delle aziende in crisi».

 

 

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