Famiglia
Bambini vulnerabili nel dopo lockdown, diritto all’istruzione ma anche al gioco e al piacere
Per i Dialoghi di Vita.it e Telefono Azzurro oggi a tema i minori vulnerabili e la necessità di ascolto, integrazione e riabilitazione. Con Riccardo Bonacina e Ernesto Caffo, la viceministra all'Istruzione Anna Ascani, Adriano Ferrari, docente di medicina della riabilitazione a Modena, Anna Granata, docente di pedagogia interculturale a Torino, Laura Borghetto, presidente di L’Abilità, la sociologa Chiara Saraceno, Francesca Fedeli di Fightthestroke
di Redazione
Figli di stranieri, per i quali la scuola è primo irrinunciabile luogo di integrazione. Figli di genitori con problemi depressivi o in conflitto. Bambini con disabilità sensoriali o mentali. Bambini che hanno subito lutti in famiglia. Bambini a rischio di povertà, economica e culturale. La quarta puntata dei Dialoghi di Vita.it e di Telefono Azzurro condotta da Riccardo Bonacina e Ernesto Caffo oggi si è occupata delle fatiche dei più vulnerabili e della necessità di ascolto e integrazione nell’immaginare il futuro prossimo dei servizi educativi e della scuola. Se ne è discusso con Adriano Ferrari, docente di Medicina della riabilitazione a Modena, Anna Granata, docente di Pedagogia interculturale a Torino, Chiara Saraceno, sociologa, Laura Borghetto, presidente di L’Abilità, Francesca Fedeli di Fightthestroke e con la viceministra all’Istruzione Anna Ascani.
Nell’anno scolastico 2018/2019 gli alunni con disabilità che hanno frequentato le 55.209 scuole italiane sono stati poco più di 284mila, pari al 3,3% del totale degli iscritti, un contingente in costante crescita che è aumentato, negli ultimi dieci anni, di circa 91mila unità. 842.000 sono gli alunni che non hanno cittadinanza italiana e frequentano le scuola, il 10% del totale degli studenti. Il rischio oggi è che ci stiamo preoccupando di sostenere tante categorie danneggiate dal lockdown (commercianti, imprenditori, stabilimenti balneari e settore turismo) cercando e creando una serie di soluzioni, dimenticando bambini e famiglie. Il gap socio-educativo che la chiusura delle scuole ha accentuato tra i bambini appartenenti alle fasce economicamente più deboli della popolazione, per non parlare di chi subisce maltrattamenti in famiglia oppure è affetto da disabilità va tenuto presente quando si progetta la ripartenza.
Agli impegni assunti da Anna Ascani su una ripartenza certa della scuola in sicurezza e in presenza dal 1° settembre, in particolare proprio per le categorie di minori più vulnerabili, il professor Adriano Ferrari ha ricordato l'importanza, anche propriamente nei persorsi di terapia e riabilitazione, della dimensione del piacere come capacità di trasformarsi e trasformare la realtà. Di diritto al gioco hanno parlato Francesca Fedeli e Laura Borghetto che ha anche ricordato che questo è il momento della responsabilità, una responsabilità che ha spinto L'Abilità ad aprire alcuni servizi sia pur nell'incertezza. Anna Granata ha raccontato del successo inaspettato di Arti e mestieri per bambini curiosi, il progetto pensato per una cerchia ristretta di un quartiere periferico di Milano e che invece ha raccolto l'adesione di tantissimi ragazzini. Chiara Saraceno ha con forza chiesto che l'estate non sia considerata una stagione già persa, in cui nulla viene messo in campo.
RIGUARDA I VIDEO DEI PRECEDENTI INCONTRI
Scuola e didattica a distanza:
il video del primo incontro
L'equilibrio psicologico di bambini e famiglie:
il video del secondo incontro
Spazi e tempi della scuola che verrà
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