Cultura

Bambini sordi: doposcuola a domicilio in Lombardia

Tre ore alla settimana con gli stessi insegnanti di sostegno del mattino, sono già 300 i bambini che ne usufruiscono

di Redazione

Doposcuola a domicilio per gli alunni sordi lombardi. Sono già un centinaio i bambini che ogni settimana, per tre ore, vengono aiutati nelle loro case da insegnanti di sostegno per recuperare quelle materie in cui non vanno bene.
L’iniziativa è della sezione lombarda dell’Ente nazionale sordi (Ens), che ha ottenuto dalla Regione 900mila euro per i prossimi tre anni. “È la prima volta che viene istituito un servizio di questo genere” spiega Valeria Bollani, coordinatrice del progetto, destinato ai bambini sordi e anche a quelli udenti ma figli di famiglie sorde. L’Ens stima che in Lombardia siano circa 300 gli alunni, dai 3 ai 18 anni, potenziali destinatari del doposcuola. In classe i ragazzi sono di solito aiutati da un insegnante di sostegno e da un assistente alla comunicazione (che traduce nel linguaggio dei segni). “Spesso hanno difficoltà nello stare al passo con gli altri -sottolinea Valeria Bollani-. Con il doposcuola si garantisce un aiuto personalizzato che si aggiunge a quello che ricevono a scuola”. Nelle case degli studenti andranno le stesse insegnanti di sostegno. “Solo in qualche caso ricorriamo a personale nuovo, che comunque deve avere le competenze opportune”, conclude Valeria Bollani.
Per informazioni: www.enslombardia.it
Fonte: www.superabile.it

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