Non profit

Bambini rumeni, si può sempre aiutarli con il sostegno a distanza

Diversi enti autorizzati consentono l'attivazione di progetti in Romania.

di Redazione

Ho letto un articolo su Vita, pubblicato diverso tempo fa, sugli orfani in Romania, che mi ha molto colpito. Insieme a mia moglie abbiamo deciso di adottare un bambino grande ma non abbiamo alcuna informazione sulle procedure necessarie per procedere. Vorremmo anche sapere qualcosa su quegli orfani che, per un motivo o per un altro, non hanno speranze di essere adottati. Ci chiediamo se possiamo, concretamente, fare qualcosa. Gian Luigi R.(email) In Romania e in molti altri Paesi gli istituti sono pieni di bambini grandicelli e con qualche problema, che spesso hanno maggiori difficoltà a essere accolti da una famiglia. Ben venga, dunque, il vostro desiderio, che può essere espresso già durante i colloqui con i servizi sociali e può essere inserito nella relazione che accompagnerà il vostro decreto di idoneità all?adozione. Se avete una preferenza sulla Romania, è possibile scegliere un ente autorizzato che collabora con quel Paese (anche se, com?è noto, attualmente in Romania è in atto una moratoria sulle adozioni). Se oltre ad affrontare questo percorso, pensate di aiutare i bambini della Romania anche in altro modo, una strada possibile (ma completamente diversa dall?adozione vera e propria), è quella del sostegno a distanza. Diversi enti autorizzati alle adozioni internazionali e altri impegnati nella cooperazione (ne cito tre a titolo di esempio: AiBi, Avsi, Coopi) vi consentiranno di attivare il sostegno a distanza dei progetti in Romania. Servirà a tutti i bambini e le bambine che sono là. E darà comunque loro un?opportunità di salute, istruzione e qualità di vita migliore.

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