Famiglia

Bambini: luci e ombre nella relazione al Parlamento

Saranno presentati presto al Parlamento i risultati della Relazione sulla condizione dell'infanzia: tutte buone notizie, tranne l'aumento delle violenze sessuali

di Redazione

Un’infanzia più sicura e protetta di quella che le nostre paure di adulti ci fanno temere che sia. Lo rende noto l’Osservatorio nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza in un suo accurato studio. Negli anni sono diminuiti i casi di morte violenta, così come i casi di suicidio e le morti per droga. Nello stesso tempo aumentano le richieste di adozione e affidamento, e nella quasi totalità delle nascite i bambini vengono riconosciuti dai genitori. “La rappresentazione corrente nel nostro paese di un infanzia in grave difficoltà non è la più corrette – dice il rapporto – La visione apocalittica, spesso veicolata dai mezzi di comunicazione di massa, di un’infanzia maltrattata, abusata e violenta, non trova riscontro né nei dati statistici né nell’esperienza comune. Quantificazioni di violenze perpetuate sull’infanzia basate su proiezioni difficilmente alimentano emozioni ma non contribuiscono ad una conoscenza reale della condizione delle giovani generazioni” E parliamo proprio di mass media; Sarebbe da smentire la convinzione che i bambini passino le giornate ipnotizzati dalla babysitter catodica. I piccoli, tra i 3 e i 6 anni, stanno davanti alla tv mediamente 1 ora e 43 minuti al giorno, quelli di 6-10 anni poco più di 2 ore, mentre i più grandicelli raggiungono le 2 ore e mezza. Buone notizie anche su un altro fronte “caldo” quello della devianza minorile. Diminuisce la criminalità minorile, anche per i delitti più gravi. Nel 1998 gli omicidi commessi da minori italiani sono stati 28 (19 commessi da minori stranieri) a fronte, per esempio, degli 80 omicidi commessi da minori nel 1977 (quasi tutti italiani essendo all’epoca la presenza minorile straniera praticamente inesistente) e dei 50 nel 1981. Stabile il numero di minori denunciati, che presenta anzi una leggera flessione: nel 1994 erano 44326 (di cui 33311 italiani) e nel 1998 erano 42107, di cui 31181 italiani. Sempre nel 1998 il numero più alto di denunce riguarda delitti contro il patrimonio ( 14235), seguito da quello per delitti contro la persona. A delinquere e nel peggiore dei modi invece sono gli adulti. In aumento sono infatti le violenze sessuali, di cui si rilevano i dati di quelle commesse contro i minori di 14 anni. Nel periodo 19995-1999 le denunce di questi reati sui bambini con meno di 14 anni sono quasi triplicate, passando dai 205 del 1995 ai 511 del 1999, dopo aver raggiunto un massimo di 586 nel 1998. L’aumento dei delitti a sfondo sessuale è confermato anche da quello delle denunce per ”atti sessuali con minorenni, passate da 160 nel 1996 a 585 nel 1998


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