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Bambini e vaccini Così le nuove regole

L'elenco delle vaccinazioni obbligatorie e di quelle"raccomandate" e quando vanno effettuate.La novità riguarda l'antipolio:un mix di dosi diverse.

di Stefania Olivieri

Mai più rischi di paralisi acuta. Il nuovo piano nazionale dei vaccini, pubblicato il 15 aprile scorso sulla gazzetta Ufficiale, rivoluziona il metodo di somministrazione dell?antipolio e mette ordine tra vaccini obbligatori e facoltativi, definendo esplicitamente ?raccomandati? l?antimorbillosi-parotite-rosolia e il preparato contro la meningite. Obbligatori rimangono l?antidifterica-tetanica, l?antiepatite Be l?antipolio. Proprio quest?ultimo è oggetto della pricipale novità del piano nazionale che punta ad azzerare gli effetti collaterali del vaccino orale Sabin, il famoso ?zuccherino? normalmente assunto in quattro dosi in età pediatrica. Un metodo ventennale che, purtroppo, non si è rivelato sicuro al 100 per cento. Ancora oggi in Italia, infatti, si contano da uno a tre casi all?anno di poliomielite, indotta proprio dal preparato che dovrebbe invece rendere immuni. Ultimo registrato, in ordine di tempo, l?episodio della piccola Nadia, la bambina di rimasta paralizzata dopo aver fatto l?antipolio. Per evitare che altri bambini corrano lo stesso rischio, per quanto minimo, si è deciso di sostituire le prime due dosi, le più pericolose perché costituite da virus ?vivo?, con una versione potenziata del preparato iniettabile Salk. Il risultato? Un vaccino-mix ?Sabin più Salk?, una preparazione la cui sicurezza è provata dai dati epidemiologici dei paesi in cui è già stata introdotta la ?schedula mista?, come si definisce tecnicamente il nuovo vaccino. In Canada, dal 1960 non si è registrato nessun caso di poliomielite da vaccino, mentre in Danimarca se ne è verificato uno solo dal 1968. Negli Stati Uniti, invece, dove il Sabin-Salk è facoltativo dal 1997, nessuno dei vaccinati con questo sistema si è ammalato. «Finalmente anche in Italia si rende veramente minimo se non nullo il rischio di avere la polio da vaccino», commenta Giovanni Cavagna, direttore del Dipartimento di Pediatria dell?Azienda sanitaria di Modena. «Il virus iniettivo ucciso è capace di stimolare gli anticorpi ma non dà la malattia». Le novità del nuovo piano non si limitano all?antipolio combinata. In risposta alle critiche di un?ala della comunità scientifica che disapprova le vaccinazioni a puntate, il decreto del ministero compatta le vaccinazioni prima effettuate tra l?11° e il 15° mese e prescrive che siano somministrate al 12°. «Con un preparato che comprende tre vaccinazioni obbligatorie (tetano, difterite e polio) e due consigliate (pertosse e antimeningite), in una sola iniezione si potranno somministrare cinque vaccini», spiega Cavagni. Il nuovo calendario prevede anche l?introduzione per tutti bambini fin dal terzo mese di vita il vaccino contro la meningite, spesso sottovalutata. Se contratta nei primi anni di vita, però, può determinare danni permanenti come la sordità o il ritardo mentale. «I prossimi obiettivi dovranno essere l?estensione dell?obbligo della vaccinazione contro la varicella», conclude Giovanni Cavagni, «e soprattutto dell?antimorbillosa, dato che in Italia si contano ogni anno una decina di persone morte a causa del virus, mentre la diffusione del vaccino a livello nazionale è estremamente disomogenea». Su una copertura media nazionale del 50%, infatti, dal 90% di vacini effettuati in Emilia Romagna contro il morbillo si scende precipitosamente al 20% nell?Italia meridionale. Facoltative? Sì, ma attenzione… ?Aboliamo la distinzione tra vaccini obbligatori e raccomandati perché sono tutti ugualmente importanti?: dalla Società Italiana di Allergologia e Immunologia, riunitasi settimana scorsa in convegno a Riva del Garda, il messaggio arriva forte e chiaro. ?È una distinzione che crea nei genitori la falsa convinzione che i vaccini facoltativi siano meno importanti» afferma il professor Alberto Ugazio, membro della Commissione nazionale vaccini «Ormai è anacronostico che vi siano vaccini obbligatori, dovrebbero essere tutti raccomandati. Sarebbe poi compito dei medici e delle strutture sanitarie spiegare ai genitori i pro e i contro dei diversi preparati». Una prassi che in altri paesi europei già funzione. In Inghilterra, ad esempio, nessun vaccino è obbligatorio ma la copertura media nazionale contro le malattie che in Italia li prevedono è del 98%. E per venire incontro alle esigenze di quei genitori contrari alle vaccinazioni, la Commissione vaccini ha varato un documento ad hoc che dovrà essere approvato dal Ministero. «Dopo aver spaigati ad un commisione di medici i motivi del rifiuto e aver ascoltato le raccomandazioni degli esperti i genitori saranno liberi di non vaccinare i propri figli» ha spiegato il professor Ugazio . Quante dosi e quando Obbligatorie POLIOMELITE 4 dosi:due di Sabin e 2 di Salk. Le prime tre nel primo anno di vita.La quarta nel terzo anno DIFTERITE Tre dosi nel primo anno di vita.La quarta al 5-6 anno.Raccomandata una 5 dose tra gli 11 e i 15 TETANO Dosi e tempi come nella difterite EPATITE B Tre dosi nel primo anno.Quattro dosi(la prima alla nascita)per i figli di madri positive per HBsAg Raccomandate MORBILLO ROSOLIA Una dose tra il 12 e il 15 mese.Una seconda dosi può essere assunta all?età di 5-6 anni PERTOSSE Tre dosi nel primo anno di vita.La quarta al 5-6 anno.Raccomandata una 5 dose tra gli 11 e i 15 MENINGITE Tre dosi nel primo anno di vita PAROTITE Una dose tra il 12 e il 15 mese. Una seconda dose può essere assunta all?età di 5-6 anni


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