Economia

Bambini e denaro

Presentati i risultati della ricerca “I soldi fanno la felicità? I bambini e il denaro in Italia” condotta da Emanuela Rinaldi dell’Università degli Studi di Udine e promossa da Orizzonti.TV, la prima web TV italiana dedicata all’educazione finanziaria

di Marco Marcocci

L’amicizia non ha prezzo o, se preferite, con i soldi non si possono trovare nuovi amici. Ed è proprio così perché, ad affermarlo, sono i bambini.

Questo e molto altro emerge dalla ricerca I soldi fanno la felicità? I bambini e il denaro in Italia” condotta da Emanuela Rinaldi dell’Università degli Studi di Udine e promossa da Orizzonti.TV, la prima web TV italiana dedicata all’educazione finanziaria, e sostenuto dalla FederLUS (Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Lazio Umbria e Sardegna).

Sono stati presentati in questi giorni, in anteprima, a Roma i risultati della ricerca che ha coinvolto 1.300 alunni delle scuole primarie e ha analizzato l’atteggiamento verso il successo economico, le abitudini di scambio di denaro in famiglia, l’interesse verso l’economia degli studenti. Accanto alla ricerca sociologica, sono stati divulgati i risultati del progetto “Torta dell’Economia”, il primo percorso di educazione finanziaria in Italia dedicato al risparmio, al dono, alla progettualità e alla solidarietà, svolto con un gruppo di 30 classi di bambini di 8,9 e 10 anni durante l’anno scolastico 2016/17.

La “Torta dell’Economia” si poneva come obiettivi quello aumentare il livello di alfabetizzazione finanziaria dei partecipanti (sostegno alla financial literacy); promuovere l’interesse verso lo studio dell’economia e della finanza; promuovere un orientamento pro-sociale sensibile ai bisogni e ai desideri dei componenti del gruppo di riferimento (dono) e alla collettività allargata (solidarietà); sensibilizzare gli studenti sull’importanza di usare il denaro per fini diversi, tra cui il risparmio a breve termine, il risparmio a lungo termine (progettualità), il dono e la solidarietà.


In linea con le raccomandazione dell’OECD e dell’Unione Europea, l’indagine è stata condotta con un approccio fondato sull’utilizzo di un particolare salvadanaio (la “Torta dell’Economia” appunto) diviso in 4 “fette” e sulla realizzazione di specifiche attività in classe, progettate sulla base della lettura scientifica inerente la socializzazione economica e gli usi sociali diversi del denaro (dagli studi di Marcell Mauss a quelli più recenti di Viviane Zelizer e Jacques T. Godbout). Il percorso didattico è stato definito attraverso un protocollo di attività, realizzate da animatori sociali opportunamente formati (operatori di cooperative e associazioni locali) e alla presenza degli insegnanti, suddiviso in 3 incontri (di 2 ore ciascuno).

I bambini hanno mostrato opinioni abbastanza precise sul valore del denaro, ritenuto importante da più della maggioranza del campione (59%). Tuttavia l’associazione tra i soldi e la felicità è decisamente più bassa, soltanto per il 27% del campione è vero che i soldo danno la felicità. E’ ritenuta abbastanza o completamente falsa dall’80% dei bambini l’affermazione per la quale per diventare una persona rispettata da molta gente bisogna guadagnare molti soldi, risparmiando sempre (68%), mentre il 55% pensa che basta sposare un persona ricca oppure nascere in una famiglia ricca (54%).

I bambini sembrano più razionali degli adulti nell’affrontare il tema del denaro, per loro la felicità dipende dalla relazione e non dal reddito. Forse è il caso che anche grandi incominciassimo a ragionare in questi termini!

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