Economia

Bambini al megastore? Giocano in cooperativa

Uno spazio giochi per i bambini che accompagnano mamme e papà a fare la spesa. Accade nel capoluogo toscano, dove il gigante svedese ha invitato un’esperienza rodata nelle attività per l’infanzia

di Paolo Manzo

A luglio siamo stati contattati dal responsabile del servizio clienti esterni Ikea a Firenze perché era in previsione l?apertura di un nuovo punto vendita di mobili e complementi d?arredo, il 20 novembre. Ci hanno trovato sul nostro sito www.abbaino.it, abbiamo fatto la nostra offerta progettuale e poi, a ottobre, siamo stati scelti per la gestione di Småland, lo spazio gioco in questione. Il nostro è anche un progetto pilota». Si confida a Vita, con una punta di giustificato orgoglio, Angela Nencini, che della cooperativa sociale l?Abbaino è la vice presidente. Una realtà nata nel 1987 a Rifredi, un ex quartiere popolare di Firenze, e che da allora è impegnata in prima linea nel settore infanzia.
Småland accoglie, per un massimo di due ore, sino a 60 bimbi, dai 3 ai 10 anni. Dopo gli acquisti, i genitori passano a riprenderli e, a dimostrazione della riuscita dell?iniziativa, «tra i maggiori problemi c?è quello che i bimbi, quando tornano papà e mamma, non vogliono più andar via», dice, sorridendo, la Nencini.
Lo spazio è diviso in due aree: una sorta di bosco incantato in cui il bimbo può svolgere attività motorie e un settore di ?rilassamento?. Nella prima area ci sono funi per arrampicare sulla roccia, per farli sfogare un po?. Nella seconda, invece, possono disegnare, vedere dei video, giocare, fare bricolage, costruire piccoli oggetti.
Anche se la gestione di Småland ha vita recente, «quest?esperienza tra cooperazione sociale e settore privato è senz?altro positiva. Per la nostra cooperativa, che pure gestisce da anni asili nido, ludoteche e spazi gioco, un rapporto con privati di questa portata ha messo in moto una complessa macchina organizzativa per la gestione del personale e dei turni, perché qui la nostra attività si svolge anche nei festivi. Ma è una bella sfida. Mi sembra che, da parte di Ikea, ci sia voglia d?investire nella qualità degli spazi gioco, dove spesso ci si limita alla sorveglianza».
I rapporti con l?azienda sono buoni, anche perché « ha dimostrato una spiccata sensibilità per l?infanzia «affidandosi tantissimo ai nostri operatori e alla nostra coordinatrice pedagogica. Inoltre, ci hanno lasciato un notevole margine di autonomia nell?impostazione delle attività».
L?Abbaino fa parte del consorzio Co&So, socio di Cgm, insieme ad altre 24 cooperative sociali e dal 98 lavora in convenzione col Comune di Firenze: 5 sezioni di nidi pubblici, 3 di nidi privati e una scuola materna, sempre privata.
Anche per questo l?idea di stringere maggiori rapporti con il settore privato, come nel caso di Småland. Un?esperienza che, come spiegano a L?Abbaino, potrebbe aprire prospettive per questo nuovo social job che riguarda l?infanzia.
Dai nidi aziendali agli spazi giochi nei grandi megastore,come è il caso di Ikea, l?imprenditoria sociale, cooperative in testa, è pronta.

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