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Balcani: Mladic, incriminato dall’Aja, pensionato in Serbia
"Il fatto che fino a soli 2 anni fa il rapporto tra Mladic e l'esercito della Rs fosse quello di datore di lavoro e dipendente e' scandaloso" ha commentato oggi Paddy Ashdown
di Giulio Leben
Il generale Ratko Mladic, comandante militare dei serbi di Bosnia accusato di genocidio e crimini di guerra era in servizio attivo nell’esercito jugoslavo fino al 2001 e dell’esercito della Republika Srpska (Rs, entita’ a maggioranza serba di Bosnia) fino al 2002 e si presume anche che ricevesse lo stipendio. Lo dimostra la scheda personale pubblicata oggi dalla stampa di Sarajevo.
Il nome di Mladic e’ stato cancellato dai registri degli ufficiali in servizio dell’esercito di Belgrado in data 16 giugno 2001 con un decreto del presidente Vojislav Kostunica, seguito nel marzo dell’anno dopo da quello del presidente della Rs, Mirko Sarovic, rispettivamente sei e sette anni dopo l’incriminazione di Mladic dal Tribunale internazionale dell’Aja (Tpi).
”Il fatto che fino a soli due anni fa il rapporto tra Mladic e l’esercito della Rs fosse quello di datore di lavoro e dipendente e’ scandaloso – ha commentato oggi l’Alto rappresentante della comunita’ internazionale in Bosnia Paddy Ashdown – e dimostra la flagrante violazione da parte delle autorita’ della Rs degli obblighi di Dayton e di quelli che hanno, e in particolare l’esercito, verso il Tpi”.
E’ una prova, ha detto ancora Ashdown, delle ”sistematiche debolezze istituzionali”, come le ha definite il procuratore capo del Tpi Carla Del Ponte davanti al Consiglio di sicurezza dell’Onu la scorsa settimana. Queste debolezze, ha aggiunto l’Alto rappresentante, esistono ”in particolare nei ministeri dell’interno e della difesa della Rs”.
Il documento pubblicato contesta anche, ha detto Ashdown, le affermazioni delle autorita’ Rs secondo cui nel 2000 e nel 2001 sarebbero cessati i legami istituzionali tra le forze armate serbo bosniache e quelle di Belgrado.
Secondo alcuni funzionari di Belgrado, il generale ricercato percepisce regolarmente la pensione in Serbia dove si e’ rifugiato, afferma la procura del Tpi, sotto la protezione delle forze armate serbe.
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