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Balcani: ICS accusa, l’Italia ha speso più per la guerra che per la pace

Tra il '99 e il 2001 l'Italia ha speso ben 2.433 miliardi per le operazioni militari nei Balcani, mentre per la pace nello stesso periodo si è investito a malapena un terzo di questa cifra

di Redazione

Tra il 1999 e il 2001 l’Italia ha speso ben 2.433 miliardi per le operazioni militari nei Balcani, mentre per la pace, (leggasi emergenza e ricostruzione), nello stesso periodo si e’ investito a malapena un terzo di questa cifra. E’ quanto sottolinea l’Ics (il Consorzio italiano di solidarietà che riunisce le maggiori sigle del volontariato) in un “Dossier sulla ricostruzione dei Balcani” presentato stamane a Roma al termine di una riunione “autoconvocata” del Tavolo di coordinamento istituito dall’allora premier D’Alema (28 gennaio 2000) ma “rimasto lettera morta mentre la legge sulla ricostruzione – ha sottolineato il presidente dell’Ics, Giulio Marcon – non sarà mai approvata prima della fine della legislatura”. E la delusione del mondo dell’associazionismo che nei Balcani ha, comunque, profuso un impegno quantificabile in oltre 20 mila volontari, 1.200 gruppi coinvolti, migliaia di progetti realizzati e centinaia di miliardi di aiuti raccolti, sta tutta nel dossier presentato oggi. Il corposo dossier del volontariato si divide in quattro capitoli: una fotografia dei Balcani oggi, analisi delle politiche economiche e finanziarie di Ue ed Italia, Patto di stabilita’ e attività di emergenza e Missione arcobaleno. Tra grafici e tabelle si scopre cosi’ che dagli anni ’90 ad oggi gli aiuti internazionali ”hanno consentito ai paesi dell’area balcanica di sopravvivere più che di svilupparsi. Oltre il 30% della popolazione, infatti, – sottolinea il documento dell’Ics – vive sotto la soglia di povertà in Croazia, Bulgaria, Bosnia, Macedonia, Repubblica federale di Jugoslavia. In questi ultimi tre paesi la disoccupazione supera il 35% della popolazione attiva. In dieci anni l’Unione europea ha investito in questi paesi ben 21,5 miliardi di Euro e anche l’Italia ha investito molto. La cooperazione allo sviluppo ha stanziato, infatti, piu’ di 1,070 miliardi nello stesso periodo, prevalentemente in Albania e in Bosnia.


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